Dopo un 2017 terribile, in cui le gelate di aprile costarono a Bordeaux il 39% della produzione sul 2016, il maltempo è tornato a colpire in maniera devastante una delle più celebri regioni del vino del mondo. Secondo il Comitè Interprofessionel du Vin de Bordeaux, una tremenda grandinata, sabato, ha devastato oltre 1.000 ettari di vigneti a Medoc, tra i 4.000 ed i 5.000 in Cote de Blaye e Cote de Bourg, e 1.000 intorno a Gensac. Chicchi grandi come “uova di piccione”, ha detto qualche produttore alle agenzie di stampa francesi, con danni difficili da stimare, ma in alcuni casi si parla di vigneti distrutti, e per alcuni dei viticoltori già colpiti dalle gelate dell’anno scorso, questi 10-15 minuti di grandine, potrebbero aver causato un danno ben peggiore di quello subito nel 2017.
Meno grave, ma comunque preoccupante, la grandinata che il giorno successivo, domenica, ha colpito la Champagne: tra i 400 ed i 500 gli ettari interessati, con chicchi grandi fino a 4 centimetri, che hanno lasciato i vigneti di Loches-sur-Ource, Essoyes e Chacenay “in una situazione catastrofica, da lontano sembra di essere tornati all’inverno, non è rimasta una sola foglia”, come ha raccontato alla stampa d’Oltralpe Jean-Paul Richardot, amministratore del Sindacato Generale dei Vignaioli della Champagne. Anche qui, in una zona solitamente risparmiata dagli eccessi meteorologici, la gelata del 2017 si era fatta sentire in maniera importante, così come quella del 2016.
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