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ECCO IL VINO DA SPALMARE, IN ARRIVO DA AGRIFOOD A VERONA

Non più solo vino da bere, ma anche da spalmare. L'inedita quanto gustosa novità arriva dalla prima edizione di Agrifood, il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, che si è concluso sabato a Verona con un bilancio lusinghiero: 80.000 visitatori, 1.000 espositori presenti, di cui 840 diretti, e oltre 300 prodotti. A lanciare la singolare proposta di vino da spalmare è un enologo tosco-siciliano, Giordano Calò, con trent'anni d'esperienza alle spalle e una grande passione: i formaggi. "Da grande estimatore vi ho sempre abbinato miele e marmellate accompagnandoli con del buon vino, poi ho avuto l'idea di produrre delle vere e proprie creme con la consistenza della marmellata". E così le eccellenze enologiche di Toscana e Sicilia sono diventate “spalmabili” sul pane o da abbinare ad arrosti, bolliti misti, cotechini e zampone, ma anche a frutta fresca e pasticceria. Una produzione di nicchia, circa 10.000 barattoli, che ha trovato estimatori, da Nord e Sud, non solo in Italia ma anche sulle tavole estere, dove approda il 20% di questa leccornia. In prima fila il Giappone con la crema di Nero d'Avola abbinata al sushi, poi gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi dove le creme di vino sono state “sdoganate” grazie all'eliminazione dell'alcool nel procedimento di concentrazione da caldo a freddo. "In questo - spiega Calò - il prodotto che mantiene inalterato il bouquet e gli aromi del vino può essere consumato indistintamente sia da chi è astemio sia da chi, per altri motivi, non può bere alcol". La lista va dal Brunello di Montalcino al Marsala, dal Morellino di Scansano al Chianti, fino al Passito di Pantelleria, ma anche allo Zibibbo, al Nero d'Avola e a molti altri ancora. In tutto 20 creme, perché nel novero delle novità rientra anche quella all'aceto balsamico di Modena (speziata al cacao, al caffé o piccante) che Calò definisce "un prodotto trasversale" da abbinare con bolliti ed arrosti.

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