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FESTA DELLO SPUMANTE IN RUSSIA: FERRARI IN PIAZZA ROSSA. LA CASA TRENTINA SBARCA A MOSCA

Due belle, giovani e scultoree ballerine russe in bikini trasparente sono salite su una pedana al centro del bancone e giù a dimenarsi a ritmi rap, in mano una bottiglia di spumante Ferrari e addosso tutti gli occhi del pubblico: la famosa casa vinicola trentina ha puntato su un inizio piuttosto pepato per la "Vecherinka Ferrari", la serata di festa per il suo sbarco a Mosca.

D'eccezione anche il locale scelto come cornice dell'evento: il panoramico Bosco Bar, al numero 3 della Piazza Rossa, sul lato opposto al Mausoleo dove sotto una cappa di vetro fa ancora bella mostra di sé la mummia del compagno Lenin. Oltre a musica dall'Italia, danze con vista sulla Spasskaia (la torre più celebre del Cremlino), formaggio di Trento, la serata nell'ultra-sciccoso bar italiano di Mosca prometteva "un mare Ferrari" e così è stato: decine e decine le bottiglie stappate - soprattutto di Brut (l'ammiraglia della casa) e Demi- sec - mentre in un gioco di luci altre affascinanti "cubiste" anch'esse di pochissimo vestite si scatenavano sulla piccola pedana.

"La nostra sfida è portare il nostro marchio nel mondo e il mercato russo ci appare uno dei più importanti e promettenti", spiega Matteo Lunelli, vicepresidente della casa vinicola che la sua famiglia controlla dal 1952, da quando nonno Bruno la rilevò da Giulio Ferrari. empre al Bosco Bar, in bocca a quella Piazza Rossa riservata fino a quindici anni fa alle plumbee sfilate del 7 novembre con i blindati dell'Armata Rossa e alle irregimentate kermesse del 1 maggio con il popolo proletario in tripudio, Matteo Lunelli ha anche organizzato all'ora del lunch una degustazione molto professional riservata a sommeliers, chef, enologhi e giornalisti specializzati.

Sfondare nei ristoranti di Mosca - non soltanto in quelli di cucina italiana, che sono oltre cento e dominano il settore - è il primo dichiarato obiettivo della ambiziosa "campagna di Russia" appena intrapresa dalla Ferrari. Dai ristoranti si tenterà poi l'assalto a negozi e supermercati, approfittando di un primo passo compiuto (lo champagne trentino fa già capolino negli ipermercati moscoviti della catena Metro, diretti da un italiano), sfruttando la forza di attrazione del made in Italy sul pubblico russo e l'esperienza accumulata in campo distributivo dalla società russa Alianta.

Alla "Vecerinka Ferrari" era presente l'ambasciatore d'Italia a Mosca Gianfranco Facco Bonetti che in un raro intervallo senza ballerine in pedana ha consegnato a Matteo Lunelli "L'Oscar del Vino", attribuito ogni anno dai sommeliers italiani e vinto dalla Ferrari per la terza volta. Mentre le "cubiste" si riposavano, la serata a ridosso dell'impenetrabile Cremlino è stata animata anche da una lotteria (con in palio ovviamente vino Ferrari con le bollicine...) e molti applausi ha incassato un barista con il codino ai capelli e notevoli doti da giocoliere che ha creato variopinti cocktail facendo volare bicchieri, bottiglie e shakers.

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