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MAPPA ITALIANA DEL CIBO

Food delivery, l’indagine della piattaforma Just Eat traccia una mappa dei gusti degli italiani

Gli ordini di cibo a domicilio cambiano di città in città, in base all’età e perfino tra uomini e donne. Il trend comune? Sperimentare nuove cucine
JUST EAT, MAPPA CONSUMI, Non Solo Vino
La mappa del take away in Italia creata da Just Eat

Il food delivery, oltre a portare i piatti dei ristoranti a casa, permette anche di tracciare in modo preciso i gusti degli italiani, tanto da creare una vera e propria mappa: è quello che ha fatto Just Eat, una delle principali piattaforme mondiali di consegne di cibo a domicilio, che con la sua mappa ha delineato il profilo, o meglio i tanti diversi profili dei foodies italiani. Ciò che emerge subito è che gli italiani amano il food delivery, e nonostante il legame con la tradizione adorano sperimentare piatti e cucine nuove. Legame con la tradizione, dimostrato dalla regina, la pizza, al gradino più alto della classifica dei cibi più desiderati, seguita però poi dall’hamburger e dalla cucina giapponese; subito dopo la cucina cinese, quella italiana, poi panini e piadine, i piatti indiani, il pollo, la cucina greca, e infine dolci e gelato. I gusti però, cambiano non solo da città a città, ma anche tra uomo e donna, e in base all’età. A Milano, tra le 18 città analizzate da Just Eat, per esempio vincono sushi e hamburger, con una decisa rimonta della cucina indiana; a Roma invece, regnano il cinese e la cucina italiana. A Napoli, fanno da padroni i panini, seguiti dai dolci e dal giapponese, e mentre a Palermo si ordinano pollo e gelato, a Bari spopola il greco e a Cagliari la cucina medio orientale. Tra i genovesi è comparsa nell’ultimo anno la cucina messicana e la mania del fritto tra i veronesi, infine i bolognesi sono tra i pochi a difendere la bandiera tricolore, prediligendo cibo italiano.
La città di origine non è però la sola caratteristica che influisce sui cibi più ordinati: anche gli stili di vita personali e professionali però stanno influenzando l’andamento di questo mercato dove per esigenze, e con modalità diverse, emergono trend variegati. Impiegati (40%) e studenti (34%) ordinano infatti con più frequenza, seguiti dai liberi professionisti (14%) che sono però coloro che amano di più variare le cucine e sperimentare nuovi piatti. Esplorando i trend generazionali, si scopre un’intensa attività di digital food delivery da parte dei Millennials, cioè la fascia d’età che va dai 18 ai 36 anni, che rappresentano il 70% del mercato totale, seguiti dalla Generazione X, che comprende le persone dai 36 ai 45 anni, il 22% del mercato, e dagli over 45, il rimanente 8%. I più adulti si dimostrano però più desiderosi di sperimentare cucine particolari, ordinando cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%) da condividere con gli amici in occasione dello studio, di una serata davanti alla tv o di una festa. E gli uomini e le donne? Anche in tema di food delivery vengono da pianeti diversi? Secondo Just Eat sì, ma non troppo: tra chi ordina di più, in testa ci sono le Millennials, il 75% contro il 69% degli uomini della stessa fascia d’età. Situazione ribaltata per la Generazione X, che vede ordinare di più gli uomini (23%) rispetto al gentil sesso (17%), e in coda per entrambi invece gli over 45 (8%). Differenze evidenziate non solo nelle quantità di ordini: anche in materia di tipologia di cibo ordinato e di fedeltà verso i ristoranti, ci sono delle forti differenze. Prima di tutto, il mondo femminile ama mangiare il sushi a casa (il 14%), mentre tra gli uomini regna sovrana la pizza, amata dal 55%, ma ama comunque scegliere tra oltre 50 cucine di tipologie diverse (per il 12%), in particolare hamburger, cucine etniche, cucina sudamericana e dolci. Le donne, sono anche più fedeli ai ristoranti preferiti: soprattutto per quanto riguarda la cucina orientale, le donne scelgono di ordinare sempre dagli stessi locali. Gli uomini invece, hanno la tendenza a ordinare porzioni sostanziose, per paura di restare a stomaco vuoto.

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