Forse non tutti sanno che…: dalla storia un uso “improprio” del vino
di Andrea Spiro

Il vino fa bene! Lo sanno da tempo coloro che hanno dato ascolto ai consigli del nonno che invitava a bere il bicchiere di vino a pasto (è importante ricordare che gli effetti benefici si hanno solo con una modesta quantità di vino!), e chi ha bisogno di affiancare i documenti al buon senso degli anziani, lo può sapere dalle ultime ricerche scientifiche che ne declamano le molteplici proprietà terapeutiche, da quelle antiossidanti ad un’azione cardioprotettiva. Ma prima di continuare la celebre frase della famosa rivista di enigmistica, e siccome non nascondiamo un velo di imbarazzo nel trattare l’argomento, è forse il caso di fare un piccolo preambolo.

Un saggio consumo di vino favorisce la digestione stimola le difese immunitarie, migliora la circolazione e abbasserebbe la pressione sanguigna, per non parlare poi di quanto gratificante sia per la nostra mente assaporare i suoi molteplici gusti, di quanto possa essere piacevole degustarlo in compagnia, di quanto il vino fa gruppo, allegria, calore umano, tradizione. E’ indubbiamente il “Nettare degli Dei” e tutte le sue doti erano apprezzate fin dalle nostre antiche origini. Forse non tutti sanno però che il vino veniva adoperato anche per intenti un po’ meno nobili, nella forma, di quelli che normalmente siamo abituati a conoscere.

Nella sostanza, invece, i presupposti per ribadire ancora una volta le caratteristiche salutari del vino ci sono tutte, a partire dal fautore del rimedio medico, Ippocrate (460-377 a.C.), che per primo lasciò ai posteri i dettami della pratica, addirittura preistorica, di praticare clisteri ed enteroclismi. La cosa che ci ha interessato (meglio dire che ci ha incuriosito) è che oltre all’olio d’oliva, latte d’asina e miele e decotti alle erbe venivano eseguite irrigazioni intestinali anche con clisteri di vino dolce, soprattutto per curare le patologie infiammatorie del retto. Non ci è dato sapere se il rimedio è stato inserito nelle cure della medicina moderna e ufficiale, ma certo è che anche nel ‘700 il vino veniva prescritto per la tal funzione con una notevole frequenza !