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GOVERNO & AGROALIMENTARE

Manzato (Lega) e Pesce (tecnico): ecco i sottosegretari alle Politiche Agricole

Nella squadra del neo Ministro Gian Marco Centinaio, che riceverà nel suo Ministero la delega per il Turismo, ci sono ora due sottosegretari
GIAN MARCO CENTINAIO, GOVERNO, MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, Non Solo Vino
Franco Manzato e Alessandra Pesce sottosegretari alle Politiche Agricole del Governo Conte

È di queste ore il completamento dello scacchiere del neonato Governo Conte che riempie le caselle dei vice ministri e dei sottosegretari (45 nomine in totale, oggi il loro giuramento) ed anche al Ministero delle Politiche Agricole si rispetta l’assetto dell’Esecutivo giallo-verde con i due sottosegretari neoeletti a rappresentare la Lega, Franco Manzato, e Alessandra Pesce, già alla guida della segreteria tecnica dell’ex vice ministro Andrea Olivero (Pd), caldeggiata dal Movimento 5 Stelle.
Franco Manzato, di mestiere consulente per le piccole e medie imprese, è stato consigliere comunale a Oderzo (Treviso) e poi è stato eletto nel Consiglio regionale del Veneto nel 2000 nelle liste della Lega Nord, riconfermandosi per le successive tre legislature. Manzato, con un passato anche da assessore regionale all’Agricoltura del Veneto, ha già avuto un endorsement informale da parte di molte associazioni di categoria.
Alessandra Pesce, già “nominata” come possibile Ministro dell’Agricoltura da Luigi Di Maio nella squadra di Governo pre-elezioni, è un tecnico, essendo dirigente di ricerca presso il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (Crea). Responsabile del Settore di ricerca sullo sviluppo rurale e del settore ricerche macro-economiche e congiunturali, è entrata a far parte della Segreteria tecnica del Ministero dell’Agricoltura nel Governo Gentiloni.
I due nuovi sottosegretari lavoreranno quindi a stretto contatto con il neo Ministro leghista Gian Marco Centinaio, che, forse guardando alla sua antica attività di tour operator, si è già distinto per un paio di posizioni “forti” non solo su materie agricole, come quella sul no alla deroga Ue per l’import di olio dalla Tunisia, ma anche extra agricole (riclassificazione delle “stelle” degli alberghi e ridimensionamento dei B&b). Un attivismo non proprio da Ministro dell’Agricoltura, ma, a ben guardare, lecito, visto che il Turismo, nel Governo che sta muovendo i primi passi, sarà di competenza dell’Agricoltura (e non più dei Beni Culturali).

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