Tracce storiche, abbastanza remote, collocano in Toscana, e precisamente in Maremma, la famiglia Fuligni, di origini veneziane, fin dal XVIII secolo. È agli inizi del ‘900 però che Giovanni Maria Fuligni si stabilì a Montalcino, fino alla sua morte. Nel 1971, la figlia Maria Flora prese in mano le redini di quella che stava diventando una vera e propria cantina negli anni subito precedenti all’ingresso di Montalcino tra i territori di rilievo della Regione (il primo Brunello aziendale è dello stesso anno). Oggi, la signora Maria Flora è ancora sul ponte di comando, coadiuvata da Daniela Perino e dal nipote Roberto Guerrini, oltre che dalla consulenza storica di Paolo Vagaggini, di una realtà da 12 ettari a vigneto, per una produzione di 52.000 bottiglie. I suoi vigneti si trovano ad altitudini tra i 380 e i 450 metri, in una striscia di terra che collega la collina di Montalcino ai pendii del settore nord dell’areale, denominata “Cottimelli”, e che potrebbe essere identificata come una vera e propria “sottozona”. Qui si producono Sangiovese tendenzialmente eleganti, che danno vita a vini dallo stile compatto e raffinato, affinati in tonneau e legno grande. Ecco allora il Brunello 2017, nonostante un’annata calda, riuscire a mantenere i suoi tratti distintivi, con profumi fragranti e ben profilati, ad anticipare uno sviluppo gustativo anch’esso ben proporzionato e non privo di finezza tannica.
(fp)
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