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AMBIENTE

Giornata degli Alberi, l’Italia pronta ad accogliere 6,6 milioni di nuove piante grazie al Pnrr

Coldiretti: “la messa a dimora è importante per affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città”
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Il 21 novembre è la giornata degli alberi (ph: Olena Sergienko via Unsplash)

Un evento che invita a riflettere e anche stimolare la sensibilità delle nuove generazioni verso la natura e l’ambiente. Oggi si festeggia la Giornata degli Alberi e l’Italia si prepara a fare spazio ad un nuovo “polmone verde itinerante”: sono i 6,6 milioni di nuove piante in arrivo grazie ai fondi del Pnrr per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog. Coldiretti saluta con soddisfazione la notizia con l’associazione che è stata in prima linea, insieme a Federforeste e Assofloro, per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.
“La messa a dimora di nuovi alberi - sostiene la Coldiretti - è importante per affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città dove si dispone di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano per abitante, puntando su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione. La situazione è peggiore nelle metropoli dove i valori vanno dai 15,2 metri quadrati di Messina ai 17,1 di Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari, secondo l’Istat. Ma il verde migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20.000 chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Senza dimenticare gli effetti di mitigazione sui microclimi metropolitani visto che differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi, secondo uno studio Ispra”.
Un obiettivo importante che potrà essere raggiunto solo sostenendo il settore florovivaistico nazionale fortemente colpito dai rincari energetici con i vivai che devono affrontare spese raddoppiate (+95%) con punte che vanno dal +250% per i fertilizzanti al +110% per il gasolio o il +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre, secondo l’analisi Coldiretti. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. Senza dimenticare le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma. Un comparto, quello del florovivaismo, che vale 2,5 miliardi di euro e garantisce 200.000 posti con 30.000 ettari di territorio coltivati da 21.500 imprese coinvolte fra produzione di piante e fiori in vaso (14.000) e quelle di piantine da trapianto (7.500).

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