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AGRICOLTURA ITALIANA

Il 2018 dell’agricoltura italiana nel primo trimestre: su la produzione, rallenta l’export

Nei dati Ismea lo stato del comparto: valore aggiunto al +4,6%, cresce il lavoro dipendente, frenano le spedizioni in Uk, volano in Russia
AGRICOLTURA, ISMEA, Non Solo Vino
Il primo trimestre 2018 dell’agricoltura italiana secondo l’Ismea

Dopo un 2017 difficile per l’agricoltura italiana, che ha avuto a che fare con un andamento meteorologico decisamente negativo, l’avvio del 2018 fa registrare un recupero della produzione agricola, secondo i numeri dei primi tre mesi elaborati da Ismea. Il valore aggiunto in termini reali guadagna infatti il +4,6% sull’ultimo trimestre del 2017 e il +0,6% su base annua. Sempre nel confronto annuo, dopo due flessioni consecutive, cresce l’occupazione dipendente del settore (+1,1%), a fronte di un calo di quella indipendente (-2,9%). Risulta in lieve diminuzione il numero totale delle imprese agricole (-0,4%), ma sono in crescita quelle condotte da giovani (+4,7%), la cui quota sul totale è passata dal 6% al 7% in tre anni.
Il miglioramento del contesto generale è stato percepito dagli operatori del settore primario, come suggerito dall’indice di clima di fiducia dell’agricoltura elaborato dall’Ismea, che nel primo trimestre del 2018 si posiziona timidamente in campo positivo, in aumento sia su base annua sia su base congiunturale. Un maggiore ottimismo emerge anche nei giudizi degli operatori dell’industria alimentare, riferiti in particolare all’andamento degli ordini e alle aspettative di produzione, che tra gennaio e marzo dello scorso anno erano state inficiate dalla scarsità di materia prima da lavorare, distrutta dalle intense nevicate e gelate che avevano colpito mezza Europa.
Il sentiment positivo dell’industria alimentare riflette il buon andamento della domanda estera e il consolidamento della ripresa di quella domestica. Le spedizioni di prodotti agroalimentari made in Italy oltreconfine, infatti, hanno continuato a crescere anche nei primi tre mesi del 2018 (+3,3% su base annua), manifestando però un rallentamento rispetto al +6,8% dell’intero anno 2017.
L’analisi delle esportazioni agroalimentari dei primi tre mesi del 2018 per mercato di destinazione rivela un’accelerazione dei flussi verso la Germania e i Paesi Bassi (rispettivamente +3,9% e +7,4% su base annua), una decelerazione di quelli destinati alla Francia (+6,6%) e alla Spagna (+0,6%), ma soprattutto al Regno Unito (+0,2%). Meno dinamiche rispetto al 2017 anche le esportazioni rivolte alle principali mete extra-europee (+2,7%, dopo il +8,2% del 2017).
Dal lato delle importazioni, si evidenza una lieve flessione dei flussi in entrata (-0,3%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2017, dopo l’aumento registrato lo scorso anno (+4,5%). In particolare, nei primi tre mesi del 2018, sono calate le importazioni dalla Spagna (-16%), e in area extra Ue da quasi tutti i principali fornitori di materie prime agricole ad eccezione dell’Ucraina (+17,6%) e del Brasile (+20,4%).
Sul fronte interno, nel primo trimestre 2018 la spesa delle famiglie per i consumi domestici di prodotti alimentari continua a crescere, mettendo a segno un +1,4% su base tendenziale, dopo il +3,2% già registrato nell’intero 2017. Infine, l’analisi delle informazioni sul credito nel comparto agricolo rivela alcuni segnali di miglioramento, quali ad esempio la ripresa dei prestiti per acquisto di immobili rurali e per macchinari e attrezzature, indice di un generale rilancio degli investimenti da parte degli imprenditori del settore primario.

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