IL CHIANTI SI CANDIDA A PATRIMONIO DELL’UMANITA’: LA PROPOSTA PARTE DALLA FONDAZIONE PER LA TUTELA DELLO STORICO TERRITORIO TOSCANO

Il Chianti, un patrimonio per tutta l’umanità: il prestigioso territorio toscano è pronto per la candidatura nello speciale riconoscimento dell’Unesco. A lanciarla Giovanni Ricasoli, presidente della Fondazione per la tutela del Chianti Classico, nel seminario de "Alla Corte del Vino" a San Casciano Val di Pesa, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche il sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole, Teresio Delfino. Un coro unanime di consensi alla candidatura del Chianti a patrimonio universale sotto l’egida dell’Unesco, ma anche qualche timore che l’ambito riconoscimento, possa portare anche “ingessature” e condizionamenti per l’attività e la vita di territori interessati. “Una partita comunque da giocare – sottolinea Giovanni Ricasoli – per la valorizzazione di un territorio e delle sue molte attività, ma anche una tutela che rappresenta un investimento di lungo periodo capace di rinnovare le risorse e rendere il sistema rurale e produttivo del Chianti sempre più competitivo”. Unanime anche la volontà delle Istituzioni nazionali e locali nell’approvare questa candidatura, sottolineando più volte la volontà di scommettere su un territorio definito come un “centro storico e culturale diffuso”, una risorsa necessariamente da tutelare perché “importante valore aggiunto” per tutta l’economia di un territorio votato alla produzione agricola ed al turismo.