Correva il lontanissimo anno 1698 quando fu fondata a Londra da una donna, di cui si conosce solo il cognome, Bourne, quella che poi è diventata la Berry Bros. & Rudd (Bbr), azienda a conduzione familiare famosa anche per essere il più antico commerciante di vino e liquori della Gran Bretagna. E se il cuore del commercio resta il “mitico” St James’s Street n. 3, gli uffici, negli anni, sono spuntati in tutto il mondo, da Hong Kong a Singapore fino a Tokyo, allargando così gli orizzonti. Ma c’è sempre una prima volta nella vita, e così è anche per Berry Bros. & Rudd, un riferimento per tanti collezionisti del mondo, che è pronta, dopo secoli dalla propria nascita, a fare il proprio ingresso nel mercato delle aste di vini pregiati. Come rivela il magazine Uk “Decanter”, non è stata ancora annunciata una data di inizio (prevista comunque in autunno) o lotti specifici per l’asta di debutto, ma il commerciante ha comunicato che la sua offerta includerà rari vini di Champagne, Borgogna e Bordeaux, “gioielli” sempre molto “corteggiati” nelle aste mondiali, così come bottiglie provenienti da altre regioni.
Un “top player” che scende in campo, nonostante sia oggettivamente un periodo difficile per il mercato dei vini pregiati, non è infatti una novità che i fine wines stanno navigando in territorio negativo con tutti gli indici principali del Liv-Ex, la piattaforma di riferimento del settore, sempre più in profondo rosso, guardando ai dati chiusi al mese di agosto. Eppure, allo stesso tempo, anche quest’anno ci sono diverse case d’asta che hanno continuato a segnalare un forte interesse degli acquirenti per le bottiglie più rare.
Per Berry Bros. & Rudd questa novità va ad integrarsi con la propria piattaforma di trading di vino online (Bbx), lanciata nel 2010, creando così un ulteriore canale di mercato, forte anche di una storia unica e di un prestigio riconosciuto a livello internazionale tanto che Bbr dispone di uno dei più grandi impianti di stoccaggio del vino in Europa, con una capacità di 14 milioni di bottiglie. Se è vero che i prezzi dei vini pregiati sul mercato secondario sono generalmente diminuiti negli ultimi 12-18 mesi, a seguito comunque di un periodo di forti guadagni, soprattutto per alcuni vini, resta ancora oggi un “filone” di mercato importante.
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