Il Food & Wine Classic in Aspen (www.foodandwine.com/ext/classic), negli Stati Uniti, è forse il festival di settore più efficiente del mondo dal punto di vista organizzativo. “C’è un coinvolgimento di media, personaggi del settore e tanti approfondimenti per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici” - ha raccontato a www.winenews.tv, il viticoltore e produttore del Sagrantino di Montefalco, Marco Caprai.
Pagando i 1000 dollari di ingresso si possono fare tutte le degustazioni, ma sono i seminari tematici a fare la differenza: “si pone - dice Caprai - molta attenzione alla conduzione più che al prodotto, ci sono chef famosi, personaggi televisivi, esperti di vino a livello mondiale, sommelier che hanno fatto carriera nel mondo, che conducono i seminari con quel rapporto diretto che il pubblico ricerca per essere accompagnato nel percorso di degustazione. Qualcosa di simile avviene solo nel Salone del Gusto di Torino”, aggiunge il viticoltore umbro.
E l’Italia del vino? “Ci sono isole della Nuova Zelanda, del Messico, dell’Argentina, della Spagna e così via. L’Italia vede solo 4-5 aziende a rubarci un po’ di spazio per fare qualcosa ognuno per sé. Ci manca un supporto alle spalle”.
Ma, intanto, sotto le stelle e i fuochi d’artificio, nella serata di apertura della 25 edizione (15/17 giugno), però, il brindisi, celebrato con i 5000 paganti dall'editore di Food and Wine, Dina Callan, è stato italiano: nei calici il Sagrantino di Montefalco 25 Anni dello stesso Caprai.
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