Catullo scriveva “L’acqua se ne vada dove vuole a rovinare il vino, lontano, fra gli astemi”. Invece sembra che il futuro non è nello spazio, ma sott’acqua. Almeno per il vino. Almeno in Spagna.
Il conto alla rovescia è iniziato alla Baia di Plencia. Nel Paese Basco nel nuovo anno inizieranno ad affiorare da 15 metri di profondità migliaia di bottiglie oggetto di un ambizioso esperimento che punta a dimostrare gli effetti positivi dell’acqua di mare sull’invecchiamento.
Un processo durato quasi 2 anni, rigorosamente monitorato da videocamere per trasmettere in superficie i dati registrati: “Ogni bottiglia sott’acqua ha una bottiglia sorella in una cantina - spiega un ricercatore basco - serve per confrontare i due campioni e vedere le differenze nell’affinamento”. La degustazione avverrà alla cieca, ogni campione sarà assaporato insieme alla stessa annata dello stesso vino, invecchiato in cantina. “Questo vino sarà più complesso - spiega un enologo - e forse più espressivo con più carattere e struttura al palato.
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