Il nuovo mondo del vino… In Francia 450 denominazioni … Preoccupazioni francesi per l’en primeur … Vento di crisi dalla Francia per il Beaujolais … Nel vino, gli inglesi meglio dei francesi
di Michèle Shah

- Preoccupati per il crescente successo ottenuto dai vini provenienti dal Mondo Nuovo, la Francia ha cercato di porre rimedio proponendo una più stretta collaborazione a livello nazionale. Una delle soluzioni proposte è pervenuta dalle due denominazioni di produzione più piccole del Medoc, a Bordeaux in Francia - il Listrac (650 ettari) e il Moulis (580 ettari). L’idea era di unire le forze e formare dalle due separate denominazioni una denominazione unica. “E’ l’unione che fa la forza!” ha detto Bernard Lartigue, presidente del Consorzio dei produttori di Listrac. In verità queste negoziazioni di unificazione vanno avanti da circa 20 anni e neanche adesso si è raggiunto l’accordo. Infatti, l’accordo è stato bocciato per mancanza di due voti ! Colpa dei produttori del Moulis.

- La Francia ha circa 450 denominazioni e 57 di queste si trovano nella regione del Bordeaux. Secondo Serge Barbarin, proprietario di Château Biston-Brillette a Moulis, l’iniziativa non è passata per via del “campanilismo” dei produttori delle rispettive denominazioni. Secondo i produttori del Moulis avrebbero tratto svantaggi dall’unione perché possedenti di un numero più elevato di top châteaux come Poujeaux, Chasse-Spleen e Maucaillou.

- Sempre in prima linea, il Bordeaux accenna preoccupazioni per le vendite dei vini “en primeur” annata 2001, i quali sono stati degustati questa primavera. Si tratta di un’annata normale, senza grandi emozioni e per questo i châteaux hanno deciso di ribassare i prezzi. Vivendo sulla gloria dei prezzi del 2000 che sono salite alle stelle, quest’anno sono scese fino al 37%, portandoli al livello dei prezzi dell’annata 1999. Malgrado questo ribasso i distributori, importatori e négociants lamentano la difficoltà nel vendere il 2001 come futures. L’annata 2000 dei first growths - Haut Brion, Lafite Rothschild, Latour, Margaux e Mouton-Rothschild - è stata venduta dai 135 euro fino ad un massimo di 250 euro a bottiglia; quest’anno i first growths dell’annata 2001 si mantengono sui 85 euro/bottiglia.

- Vento di crisi dalla Francia per il Beaujolais. L’Union Interprofessionnelle des Vins du Beaujolais (Uivb) sta preparando a “distruggere” 100.000 ettolitri di vino della vendemmia 2001. Secondo Ann Masson, portavoce del Uivb, se non si distrugge il vino rimasto nelle vasche si rischia di non saper dove mettere il vino della prossima vendemmia. La sovraproduzione globale di circa 60 millioni di ettolitri e la stretta competizione provveniente dal Mondo Nuovo sui mercati di esportazione ha spinto la Uivb a prendere in considerazione questa alternativa, aspettandosi una risposta positiva dal Ministero dell’Agricoltura di Francia il quale dovrà contribuire con un compenso a quei produttori pronti a “distruggere” la loro produzione. La soluzione è un compromesso in quanto riceveranno un compenso assai più basso del valore del prodotto.

- Secondo un’indagine di analisi di mercato, svolto dalla Mintel, risulta che gli inglesi bevono più vino dei francesi. La percentuale di bevitori inglesi si aggira sul 64% contro i 65% in Francia e le vendite di vino nel 2001 in Inghilterra sono salite del 4,1% contro la caduta del 3,2% in Francia. Basti pensare che, nel 1980, il consumo annuale per persona in Francia era di circa 91 litri contro i 53 litri di oggi. In Inghilterra, il consumo medio per persona nel 1981 era di 22 litri/anno a persona, ed oggi è salito a 22 litri/anno per persona. L’indagine si è basato su un numero di 25.000 persone in Inghilterra e su un numero di 10.000 persone in Francia e nei rispettivi Paesi della Spagna, la Germania e l’Italia.