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Il Parmigiano Reggiano punta su Nico Mannion per andare a canestro sul mercato Usa

Dopo la sospensione (temporanea) dei dazi Usa, il formaggio simbolo del made in Italy sceglie un altro giovane sportivo dopo Jannik Sinner

Quando Golden State Warriors l’ha scelto, come 49° scelta del draft 2020, l’Italia si è improvvisamente accorta di lui: Nico Mannion, play/guardia classe 2001, nato a Siena, ma cresciuto negli Stati Uniti, pronto a prendersi la scena in Nba, e naturale trait d’union tra le due sponde dell’Atlantico. Una rotta commerciale e culturale frequentata da decenni dal meglio delle produzioni agroalimentari del made in Italy, come il Parmigiano Reggiano che, forte della sospensione temporanea dei dazi, punta proprio su Nico Mannion per andare, metaforicamente, a canestro sul fondamentale mercato Usa. Dopo la partnership con la giovane promessa del tennis Jannik Sinner, il Parmigiano Reggiano sceglie così di investire ancora nel mondo dello sport e dei giovani, per sottolineare la naturalità, la genuinità e le qualità intrinseche del prodotto, che lo rendono un alimento fondamentale nella dieta di tutti, in particolare degli sportivi, facendo di Nico Mannion l’ambasciatore del Parmigiano Reggiano negli Stati Uniti.
“Da fiero italiano, sono onorato di diventare ambassador di un brand come il Parmigiano Reggiano, vera icona del made in Italy. Ne sono un consumatore fedele da quando sono piccolo e sono felice di aggiungere un sapore di casa alla mia routine pre e post-partita”, commenta Nico Mannion. “Siamo orgogliosi di avere in squadra un talento come Nico Mannion. Da sempre il Parmigiano Reggiano è a fianco degli sportivi con la sua naturale carica di energia per supportare e promuovere valori come il rispetto, lo spirito di sacrificio e la genuinità”, aggiunge il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli.

Focus - Chi è Niccolò “Nico” Mannion
Niccolò “Nico” Mannion, nato nel 2001 a Siena, è figlio d’arte: il padre, Pace Mannion, è un ex cestista statunitense con una lunga carriera tra la NBA e la Serie A italiana, e la madre, Gaia Bianchi, è un ex pallavolista di Guidonia. Il padre giocò proprio con i Golden State Warriors e anche con Utah, New Jersey e Milwaukee prima di trasferirsi in Italia nel 1989, dove rimase 13 anni giocando per Cantù, Treviso, Reggio Emilia, Caserta e Siena. Nel 2003 la famiglia fece ritorno negli Stati Uniti stabilendosi a Scottsdale, in Arizona: qui Nico ha iniziato la sua carriera agonistica nel 2015 con la squadra della Pinnacle High School, con cui ha vinto per due anni consecutivi il titolo statale dell’Arizona. Dopo un’ottima stagione nel campionato universitario Ncaa, con la maglia degli Arizona Wildcats, chiusa in doppia cifra per media punti, Mannion è stato dichiarato eleggibile per il Draft 2020: il 18 novembre scorso, è stato ingaggiato, dalla squadra capace di vincere 3 anelli Nba dal 2015 a oggi.
Il 10 febbraio è passato in G-League facendo registrare ottime prestazioni, con una media di 20 punti a partita. Forte di questi numeri, il 2 marzo Nico è tornato a calcare i parquet NBA. A San Francisco, “Red Mamba”, come è soprannominato per il colore dei capelli e per la sua pericolosità in attacco, potrà crescere sotto gli insegnamenti di coach Steve Kerr e al fianco di fuoriclasse assoluti come Stephen Curry, eletto per due volte MVP della lega americana, Draymond Green e Klay Thompson. Seppur ancora giovanissimo, Mannion è considerato la grande speranza del basket azzurro: ha esordito con la maglia dell’Italbasket nel 2018, a soli 17 anni, quarto più giovane esordiente di sempre.

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