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ESTATE 2020

Italiani in vacanza, spesa media di 680 euro a testa. Il wine & food “priorità” per il 20%

La ricerca di Swg, Confturismo e Confcommercio. Tra giugno e settembre mancheranno 25 milioni di turisti stranieri nel Belpaese
CONFCOMMERCIO, ESTATE 2020, ITALIA, TURISMO, Non Solo Vino
Un ristorante a cielo aperto la piazza di Montefalco, terra del Sagrantino

In un anno massacrato dal Covid, il turismo italiano si affida agli italiani, visto che, a conti fatti, tra giugno e settembre 2020, saranno mancati all’appello 25 milioni di stranieri, il 75% in meno del 2019. Per una spesa media che sarà di 1.022 euro a famiglia, o di 680 euro a persona, per vacanze tutte made in Italy dei nostri connazionali, sebbene ci sia un 20% che non prenota per problemi economici e disponibilità di ferie. A dirlo un’indagine di Swg, Confturismo e Confcommercio, che evidenza come il riposo sia la priorità di chi andrà in vacanza, tanto che ciò a cui penseranno di più gli italiani in ferie (49%). E, se tra le priorità, c’è stare con i propri affetti e immergersi nella natura o stare all’aperto (32%), oltre che vedere posti nuovi (27%), degustare prodotti tipici dei territori, dal cibo al vino, è tra gli obiettivi primari solo per il 20% dei turisti italiani, in un estate anomala, che, da questa indagine, sembra rivedere al ribasso anche l’appeal dell’offerta enoturistica del Belpaese, che, da anni, tutti gli studi di settore danno tra le motivazioni primarie nella scelta di una destinazione di vacanza.
Una notizia tutt’altro che positiva per i produttori di vino, di prodotti enogastronomici e per la ristorazione, che, pur avendo incassato di buon grado i 600 milioni di euro a fondo perduto per l’acquisto di prodotti made in Italy (il cosidetto Bonus Filiera inserito nel Dl Agosto), vedono sempre più concretizzarsi la perdita di 34 miliardi di euro sul 2019, ipotizzata ad inizio pandemia da Fipe-Confcommercio.

“In epoca normale - commenta il presidente Confturismo, Luca Patanè - il quadrimestre giugno-settembre valeva il 60% delle presenze turistiche e della spesa di tutto l’anno in Italia: senza contare l’outgoing, dove gli Italiani spendevano, nello stesso periodo, 11,5 miliardi. Di tutto questo, l’estate 2020 salverà - forse - il 25%. Questo mentre l’andamento degli indici epidemiologici ed i focolai individuati a macchia di leopardo sul territorio nazionale, fanno notizia molto più dell’egregio lavoro che operatori del settore e comunità locali compiono ogni giorno per garantire ai turisti una fruizione serena delle loro vacanze. Basta con questo approccio autolesionistico e al via da subito una serie di misure importanti e con forti stanziamenti dedicati al settore. Si prenda atto, una volta per tutte, che il turismo è già da tempo colonna portante dell’economia italiana, non una vaga chance per il futuro. Sono concretamente a rischio 1 milione di posti di lavoro”.

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