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ALLARME LATTIERO CASEARIO

La cooperazione: embargo Russia, Brexit e dazi Usa mettono a rischio 670.000 tonnellate di latte

Lettera alla Ministra Bellanova: dalla cooperazione il 70% della produzione di Parmigiano Reggiano
BREXIT, COOPERAZIONE, DAZI, EMBARGO, MINISTRA TERESA BELLANOVA, SETTORE LATTIERO-CASEARIO, Non Solo Vino
La filiera del lattiero caseario in difficoltà

“Il latte utilizzato per la produzione di prodotti caseari esportati nel Regno Unito, negli Usa e in Russia ammonta a circa 670.000 tonnellate. Considerate le conseguenze dell’embargo russo e gli effetti che potenzialmente avranno la Brexit e l’attivazione dei dazi americani sulle nostre produzioni, temiamo una perdita di fatturato importante per l’intero comparto in questi specifici mercati”. È il cuore della lettera che Gianpiero Calzolari, coordinatore del settore lattiero caseario dell’Alleanza delle cooperativi agroalimentari, ha indirizzato alla Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, in cui la filiera chiede di analizzare la preoccupante situazione del comparto e valutare insieme i possibili interventi che potrebbero attenuare gli effetti derivanti dagli attuali scenari di politica commerciale internazionale.
“Il comparto lattiero caseario nazionale - si legge ancora nella lettera - sta affrontando una particolare congiuntura sfavorevole dovuta soprattutto alle dinamiche commerciali derivanti da conflitti politici internazionali. L’embargo imposto dalla Russia, in vigore da ormai cinque anni, ha comportato un blocco delle importazioni di prodotti lattiero-caseario italiani, soprattutto formaggi a Denominazione di Origine, obbligando le nostre imprese a trovare una nuova collocazione per la produzione nazionale. A questo si è aggiunta la Brexit, che potrebbe entrare in vigore a breve e comportare un importante sconvolgimento dei rapporti commerciali tra il mercato inglese e le imprese italiane, a discapito di queste ultime, che dovranno gestire nuove regole e tariffe per l’esportazione dei formaggi Dop e dei prodotti lattiero caseari in Inghilterra. Infine, i dazi imposti dal governo americano, a causa dell’incremento del prezzo al consumatore, rischiano di compromettere l’export dei nostri formaggi Dop. Tale situazione penalizza soprattutto la cooperazione, che raccoglie oltre il 62% del latte nazionale da circa 17.000 soci allevatori e produce la maggior parte dei formaggi Dop”.
Secondo Calzolari “ si tratta di una situazione che colpirà pesantemente la capacità di valorizzazione della materia prima latte, che costituisce la cifra del sistema cooperativo, capace di remunerare ogni litro di latte conferito per le produzioni a denominazione di origine circa il 40% in più rispetto agli altri competitor”. La cooperazione, è bene ricordarlo, rappresenta circa il 70% della produzione di Parmigiano Reggiano, il 63% della produzione del Grana Padano, l’80% della produzione di Fontina, il 65% della produzione di Asiago e circa il 60% della produzione di Pecorino Romano.

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