Di fronte ad ogni tragedia, in qualsiasi angolo del mondo accada, la “World Central Kitchen”,l’associazione no-profit fondata dallo chef spagnolo José Andrés, sa farsi trovare pronta, facendo ciò per cui è nata: sfamare chi ne ha bisogno. Una vocazione iniziata nel 2010, come risposta al devastante terremoto che colpì Haiti, e da allora ovunque ce ne sia bisogna i volontari della “World Central Kitchen” riescono a garantire milioni e milioni di pasti. Anche, ovviamente, in Ucraina, dove l’emergenza alimentare causata dall’invasione russa rischia di contagiare tanti altri Paesi. Sono 27 milioni i pasti garantiti sin qui ai rifugiati ucraini, grazie alla generosità di aziende e privati cittadini che hanno deciso di sostenere la no-profit di chef José Andrés. Una corsa alla solidarietà che ha contagiato anche il mondo del vino, a partire da Quilceda Creek, griffe dello Stato di Washington e punto di riferimento per tutto il territorio con il suo Cabernet Sauvignon, capace di raccogliere più di 305.000 dollari. Un risultato sorprendente per un’azienda a conduzione familiare, come sottolineano il presidente Paul Golitzin ed il direttore generale Scott Lloyd. Merito, da un lato, dei membri del wine club di Quilceda Creek - che hanno acquistato, en primeur, in meno di un’ora, le annate 2020 di Quilceda Creek Horse Heaven Hills Sauvignon Blanc e Quilceda Blanc Columbia Valley White Wine - e, dall’altro, della famiglia Golitzin, che ha contribuito in maniera importante.
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