- Mentre la vendemmia 2004, in molte zone della viticultura europea ritarda, da qualche settimana, dato il clima primaverile ed estivo più mite nel ciclo vegetativo 2004, il Nord America e il California, in particolare, hanno anticipato la vendemmia di tre settimane contro la media degli anni precedenti. Il winemaker Randy Ullom di Kendall-Jackson Wine Estates annuncia che, negli ultimi 25 anni, l’annata 2004 batte tutti i record dell'anticipo. Kendall-Jackson, che oggi costituisce più di 25,000 ettari di vigneto, ha iniziato a vendemmiare il Sauvignon Blanc del Contra Costa County il 26 luglio, con tre settimane di anticipo. A questo ritmo prevede di vendemmiare il Sonoma County Cabernet Sauvignon e Merlot verso il 28 agosto, anch’essa con tre settimane di anticipo.
- Ritorno alla normalità anche per la vendemmia più famosa di Francia: come avvenuto in Italia, i tempi di raccolta dell'uva sono quest'anno tornati nei periodi tradizionali grazie a una stagione favorevole. L'avvio della vendemmia a Bordeaux è attesa tra il 20 e il 25 settembre per le uve più precoci. L'osservazione degli stadi fenologici, secondo gli esperti, permette di prevedere la data di vendemmia anche se tutto dipenderà dal terroir e dalle condizioni climatiche dei prossimi giorni. Come in Italia, nel 2003 la vendemmia a Bordeaux era cominciata il 21 agosto per i bianchi. Le prime rilevazioni lasciano prevedere una raccolta abbondante, attorno ai 7 milioni di ettolitri, anche se gli esperti ritengono che sia ancora troppo presto per pronunciarsi sulla qualità. Negli anni 2002 e 2003 il raccolto delle uve è stato debole, rispettivamente con 5,6 e 5,5, milioni di ettolitri. La media di raccolta a Bordeaux negli ultimi dieci anni è stata di 6,3 milioni di ettolitri.
- Ma questo non è tutto: scienziati del ‘Carnegie Institution's Department of Global Ecology a Stanford, the Union of Concerned Scientists, the National Center for Atmospheric Research’ hanno predetto che la California si avvicina sempre di più al pericolo del ‘global warming’ che porterà l’industria vitivinicola californiana in grande crisi verso la fine del secolo. La ricerca nel campo per il riscaldamento della temperatura terrestre mostra che il clima californiano diventa sempre più caldo e secco con ondate di caldo che fanno sciogliere le nevi delle vetta del Sierra Nevada, colpendo il ciclo vegetativo delle piante. In questo scenario, definito da Christopher Field, portavoce degli studi di Carnagie, una situazione ‘di estrema serietà’ mostra che le ondate di caldo a Los Angeles sono da 6 a 8 volte più frequenti, ed invita lo stato a prendere subito misure.
- Sempre dagli Usa, sfuggono ‘voci’ che il colosso Robert Mondavi Corporation, che si trova in fase di ristrutturazione aziendale, potrebbe anche essere messa in vendita (ma la notizia, comunque, viene smentita dalla stessa Mondavi). La ristrutturazione porterà una divisione nel ‘business’ che mira a due aree ben distinte: una parte svilupperà la linea ‘luxury wine’, vini sopra US$15 come i vini Mondavi/Rothschild project Opus One; l’altra linea svilupperà la linea ‘premium wines’, sotto US$15 che la Mondavi definisce ‘lifestyle’ wines. La scossa più accentuata di questa ristrutturazione farà sì che i Mondavi perdano l’85% del potere di voto, portandolo al 40%. Fin dall’inizio del 2004, i figli di Robert Mondavi, Michael e Tim Mondavi, coprirono il ruolo di manager, responsabili della direzione dell’azienda. Sono stati poi sostituiti da Ted Hall, che ha preso il posto di Michael Mondavi, come ‘chairman’. Non è la prima volta che Robert Mondavi critica i figli nei rispettivi ruoli manageriali.
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