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CONTROLLI E AGROALIMENTARE

L’attività di controllo della filiera agroalimentare nel 2017 ha coinvolto 348.000 stabilimenti

Sotto la lente del Ministero della Salute, all’interno del Piano Nazionale Integrato, macelli, ristoranti, caseifici, per 842.000 ispezioni totali
CONTROLLI, FILIERA AGROALIMENTARE, MINISTERO DELLA SALUTE, Non Solo Vino
Controlli nell'agroalimentare

Nel 2017, così come negli anni precedenti, l’attività di controllo della filiera agroalimentare del Ministero della Salute, all’interno del Piano Nazionale Integrato, è stata imponente: le Regioni hanno rendicontato come attività delle Asl il controllo ispettivo di 348.616 stabilimenti e attività produttive. Di questi, 176.217 sono stabilimenti di prodotti di origine animale (macelli, caseifici, impianti di trasformazione) sui quali sono state effettuate 490.904 ispezioni, con 39.598 relazioni di non conformità, mentre 172.399 sono le attività come stabilimenti di prodotti di origine vegetali, ristoranti, mezzi di trasporto sulle quali sono state effettuate 352.621 ispezioni, con 34.280 infrazioni. Il controllo ufficiale attraverso l’attività analitica di alimenti, bevande e materiali a contatto con alimenti, ha riguardato il prelievo di 47.804 campioni, su cui sono state effettuate 118.550 analisi, e rilevate 1.044 irregolarità.
Il ministero della Salute ha collaborato anche con il Nucleo anti sofisticazione del Comando Carabinieri per la tutela della salute (Nas) che, nel 2017, ha eseguito 50.201 controlli, di cui 30.311 nei settori d’interesse del Piano Nazionale Integrato, con le verifiche che hanno portato al riscontro di 11.470 non conformità con 9.465 segnalazioni di operatori del settore all’Autorità amministrativa, 1.333 all’Autorità giudiziaria, nonché all’arresto di 16 persone. L’attività di controllo sui prodotti importati è stata espletata attraverso il coordinamento degli uffici periferici del Ministero della Salute, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’Icqrf del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inoltre contribuito con ispezioni e analisi nell’ambito della lotta alle frodi alimentari e della qualità merceologica. La lotta alle frodi agroalimentari, con la contraffazione e la falsificazione dei marchi di qualità, soprattutto per il falso “made in Italy”, ha visto anche un’intensa attività di controllo da parte degli organi di polizia: per la tutela della Salute è intervenuta l’attività delle Capitanerie di Porto, dei Carabinieri per la tutela Agroalimentare e della Guardia di Finanza. La relazione illustra le attività svolte dalle differenti Amministrazioni e organi di polizia nei settori dell’igiene, della sicurezza e della qualità per alimenti, mangimi, benessere animale, sanità animale, sanità delle piante, rappresentando uno strumento per il coordinamento e la programmazione delle attività di controllo, conclude il Ministero della Salute.
Entrando nello specifico, tra le criticità maggiori riscontrate ci sono l’uso di principi attivi ad azione farmacologica non autorizzati (per esempio, il Fipronil, acaricida utilizzato illegalmente) e il non corretto utilizzo di farmaci veterinari. La recente introduzione nelle norme della digitalizzazione dell’intero sistema di tracciabilità del farmaco veterinario, che include la ricetta elettronica, rappresenta un passo decisivo nel garantire la correttezza dell’utilizzo del farmaco negli allevamenti; il riscontro di pericoli emergenti tra i contaminanti organici, come le sostanze perfluoroalchiliche (Pfas); micotossine e metalli pesanti continuano a rappresentare una problematica di difficile risoluzione tra i contaminanti; il mancato rispetto del buono stato di conservazione degli alimenti, in particolare dei prodotti ittici; la non conformità a criteri microbiologici di sicurezza alimentare per presenza di Escherichia coli inclusi gli Stec, Salmonella spp e Listeria monocytogenes; la presenza di allergeni non dichiarati negli alimenti, soprattutto soia e uova.

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