“I vigneti dell’Unione Europea sono un patrimonio che dobbiamo preservare e la salute dei suoli è la base fondamentale per la loro sostenibilità a lungo termine. L’adozione di una legge europea che istituisce un quadro di monitoraggio del suolo sarà un passo importante per riconoscere il concetto di salute del suolo”, ha dichiarato Mauricio González-Gordon, presidente del Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), realtà che rappresenta le aziende vinicole dell’industria e del commercio nell’Unione Europea, territorio che “ha più di 3,2 milioni di ettari di vigneti distribuiti in aree pedoclimatiche molto diverse in tutto il continente. Considerando questa diversità, la flessibilità proposta per adottare misure adatte alle specificità regionali e locali dei suoli è una necessità per la corretta gestione dei nostri vigneti”. D’altronde, secondo Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale Ceev, “il suolo gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della vite e dell’uva e, di conseguenza, nella qualità dei nostri vini. Il Ceev incoraggia i parlamentari europei e tutte le parti interessate a contribuire al raggiungimento di un buon livello di protezione del suolo, riconoscendo al contempo le specificità del nostro settore e la diversità delle pratiche viticole nelle diverse regioni di produzione”. Parole che confermano il sostegno del Ceev ad una legge europea sul monitoraggio del suolo in vista del voto del Parlamento Europeo previsto per l’11 marzo. La sua adozione, secondo il Ceev, è “un primo passo necessario per migliorare la protezione e la rigenerazione del suolo dei vigneti in Europa. Tuttavia, per avere un vero impatto a lungo termine, sarà necessaria una maggiore ambizione”.
Nella “Strategia dell’Unione Europea per il suolo per il 2030, l’Unione Europea ha fissato l’obiettivo a lungo termine di avere tutti i suoli in condizioni sane entro il 2050”, puntando sulla protezione, il ripristino, l’uso e il trattamento sostenibile dei suoli. Suoli sani che, sempre secondo il Ceev, sono una priorità assoluta per adattarsi al nostro clima in continua evoluzione e per garantire che i vigneti siano resistenti a condizioni climatiche estreme senza impattare sulla fertilità del suolo. Tuttavia, per il Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), “sebbene la proposta di legge sul monitoraggio e la resilienza dei suoli fornisca una buona base per i descrittori, gli indicatori e le pratiche di gestione sostenibile dei suoli, manca di linee guida chiare, strumenti innovativi per l’uso e il ripristino dei suoli e finanziamenti adeguati per la transizione della viticoltura verso pratiche più sostenibili. Un sostegno adeguato è fondamentale per mitigare l’impatto negativo sul reddito e sulla produttività”.
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