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MENO SPETTACOLO E PIÙ SOSTANZA, PERCHÉ LA CUCINA ITALIANA TORNI A SERVIZIO DI RISTORANTI, PRODUTTORI E CLIENTI. A DIRLO IL PIONIERE DELLA CUCINA-SPETTACOLO, GIANFRANCO VISSANI. CHE NON RINNEGA, MA RILEGGE, IL SUO PASSATO NE “L’ALTRO VISSANI” ...

Non Solo Vino
Gianfranco Vissani

Meno spettacolo e più sostanza, perché la cucina italiana torni a servizio di ristoranti, produttori e clienti. A dirlo il pioniere della cucina-spettacolo e dei fornelli in tv, Gianfranco Vissani. Che non rinnega il suo passato, ma lo rilegge per guardare al presente, nella sua ultima opera, “L’altro Vissani”, cofanetto di tre volumi (“Primo tra tutti” , su antipasti e primi, “Secondo a nessuno”, su secondi, contorni e pane e “Dolce come pochi” sui dessert, ndr) edito da Rai-Eri, che raccoglie 600 preparazioni, ma “non è un libro di ricette, bensì un percorso romanzato sui miei 25 anni in Rai, alla scoperta dei sapori d’Italia. Un libro dove racconto i personaggi che ho incontrato, i prodotti che mi hanno fatto scoprire, e dove parlo non solo di cucina, ma di storia, di cultura del territori, e persino di medicina”, spiega a WineNews. “Il mio non è un ritorno agli anni ’50 in senso stretto ¬- racconta Vissani - ma dobbiamo capire che, io per primo, abbiamo esagerato con lo spettacolo. Basta con le gare tra chef, facciamo piuttosto la corsa a scoprire e riscoprire produttori e prodotti interessanti, che sono quelli che danno quel qualcosa in più al territorio e ai piatti. Perché oggi come mai prima è vero quello che dice Gualtiero Marchesi: si è perso il sapore della cucina, della conoscenza di ciò che mangiamo. E chi fa ristorazione deve capirlo con intelligenza e, suo malgrado, abbassare anche i prezzi, ad ogni livello, e smettere di “spaventare” chi va al ristorante con richieste troppo esose, e tornare a tutelare e valorizzare il vero patrimonio gastronomico d’Italia, anzi, dell’azienda Italia”. Parola di Gianfranco Vissani.

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