L’azienda Michele Chiarlo, fondata nel 1956, resta saldamente cantina leader le Piemonte enoico. Tre strutture aziendali, 11 vigneti tra Monferrato, Langhe e Alessandrino, 150 ettari coltivati, per 1.100.000 bottiglie annue, nel portafoglio etichette Barolo, Barbaresco, Nizza, Barbera d’Asti, Gavi, Moscato d’Asti e altre più generaliste, abbracciando così pressoché l’intero panorama del Piemonte enoico. I Chiarlo - Michele, Alberto e Stefano che sono sul ponte di comando aziendale - si sono sempre distinti per un approccio non privo di innovazioni (basse rese, riduzione dei tempi di macerazione, affinamenti in legni di varie dimensioni), con vini dalla cifra stilistica moderna, attenta alla precisione aromatica e all’espressione delle caratteristiche salienti dei territori da cui provengono. Molti i prodotti nel carnet della casa, con un particolare spazio dedicato alla Barbera, varietà che i Chiarlo hanno concorso a rilanciare come meritava. Il Barolo Tortoniano, che nel suo nome rimanda direttamente alla scala dei tempi geologici in cui il Tortoniano è il quinto sui sei piani in cui è suddiviso il Miocene, affina per 24 mesi in legno grande. I profumi della versione 2018 spaziano dalla frutta rossa alla liquirizia, dalla terra alle spezie. In bocca, il vino è ben profilato, a partire da un’articolazione tannica solida, che caratterizza un sorso fragrante e non privo di dinamismo.
(fp)
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