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MIX RAFFINATO D’ARTE, TEATRO, MUSICA, ENO-GASTRONOMIA DI QUALITÀ, CULTURA DEL TERRITORIO … COSÌ IL 13 MAGGIO A DUCA DI DOLLE, LA BISOL PRESENTA “JADAVAGANDO, UN CRESCENDO DI EMOZIONI”

Bisol
Vedeta aerea di Duca di Dolle

Sarà così un crescendo di emozioni, un coinvolgimento totale di tutti i sensi, fra teatro, arte, musica, golosità enogastronomiche, riscoperta del territorio. Tutto questo ed altro ancora è Jadavagando, il 13 maggio al Relais Duca di Dolle, a Rolle di Cison di Valmarino (info: 0423/900138, jadavagando@bisol.it, www.bisol.it, www.jada.it)
La kermesse è proposta dall’azienda Bisol, viticoltori a Valdobbiadene dal 1542, proprietaria del Duca di Dolle, che, oltre al vino, dal 1996 si è dedicata anche all’esclusiva linea gastronomica Jada, da cui il nome dell’evento. Il ricavato, che sarà devoluto al Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano e alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità, verrà consegnato dalla famiglia Bisol a Silvio Barbero, segretario nazionale di Slow Food e a Enrico De Mori, della delegazione Fai di Treviso.
Tutti coloro che raggiungeranno Rolle (dalle ore 11 alle ore 22), “una cartolina mandata dagli dei” secondo lo scrittore Andrea Zanzotto, oltre a degustare le prelibatezze di Jada abbinate alle etichette Bisol, potranno assistere a raffinati momenti di spettacolo.
Ecco il carnet degli eventi: alle ore12 su il sipario, per “Vino dentro”, un monologo tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Marcotto, a cura di Antonio Caldonazzi, attore del teatro Stabile di Bolzano. Il protagonista è Mariano Cuttin, un grigio impiegato di banca che rimane folgorato da un bicchiere di Sauvignon. Lo spettacolo mette in scena un viaggio ironico che dipinge questa sua ossessione/passione che lo porterà a diventare uno dei più quotati degustatori di vino a livello internazionale. Uno spettacolo ideale per gli enofili e da raccomandare agli astemi. Quindi, alle ore 13 e alle ore 17, spettacolo del giocoliere e prestigiatore Manuele Candiago. Spazio alla musica di qualità, con il jazz interpretato da Massimo Donà, filosofo e musicista, e dal suo quintetto (ore 15 e 19,30). Ancora teatro (ore 16,30), con Anna Da Malta e Federico Corda, con i “Colloqui con Nino” dal volume di Andrea Zanzotto per celebrare il “poeta contadino” Nino Mura. Conterraneo di Zanzotto, il vignaiolo Mura, che si presentava nei suoi biglietti da visita come “poeta contadino, attore, astronomo, gastronomo, agricoltore, empirico, erborista, indovino”, nel 1960 era stato incoronato con l’alloro da Giovanni Comisso. Ma molti altri erano i suoi illustri amici ed ammiratori, da Zanzotto, appunto, a Comisso, da Camon a Mengaldo, da Fernando Bandini a Luigi Milone. Uno degli aspetti più curiosi dei Colloqui è il linguaggio che Nino s’inventava per dare maggiore espressività e suggestione alle proprie storie. Si parlerà ancora di poeti e di poesia nello spettacolo, l’ultimo in cartellone “Dalle viscere alla metafora”. Antologia di venti poeti del Novecento nei dialetti veneti a cura di Sandro Buzzatti in collaborazione con Luciano Caniato. La recitazione sarà accompagnata da musiche eseguite dal vivo da Nelso Salton (contrabbasso), Dimitri Romano (pianoforte), Damiano Visentin (fisarmonica).
Sul fronte artistico, poi, ce n’è per tutti i gusti: Jadavagando propone una selezione delle opere della Mostra internazionale dell'Illustrazione per l'infanzia di Sarmede, “Le immagini della fantasia” abbinata ad laboratorio di pittura per i ragazzi. In esposizione anche una suggestiva installazione di Roberto Bertazzon intitolata “I bagagli pieni di rane” che propone trenta sculture di rane lungo i sentieri del Duca di Dolle. Bertazzon, interprete artistico dell’Altamarca trevigiana, con questa sua bucolica interpretazione, che rappresenta la migrazione di rane che avviene a marzo nei pressi di Rolle, condurrà i visitatori alla scoperta di un mondo tenero e innocente, che trasmette energia e positività. Bertazzon è un volontario dell’associazione per la difesa delle rane dei laghi di Revine. Ed il matrimonio fra arte e Jadavagando verrà definitivamente suggellato con l’inaugurazione della macroscultura battezzata “Armonia del Tempo” realizzata in acciaio cor-ten dal celebre artista trevigiano Simon Benetton. L’opera rappresenta simbolicamente l’incontro fra la natura e la libertà di pensiero. Le opere di Benetton traggono valore dinamico e sostanza di vita dall’essere vere e proprie visualizzazioni di un rapporto altalenante tra cuore e ragione.
Dall’arte alla cultura gastronomica e del territorio con numerosi seminari: Carla Coco, storica della gastronomia, attraverso i “I soavi sapori di Jada” farà un excursus storico sull’origine e sulle specificità dei prodotti dell’Altamarca trevigiana e della laguna veneziana. La giornalista veneziana delizierà, infine, i palati con la degustazione guidata di alcune specialità Jada, tra le quali cinque presìdi Slow Food: i Carciofi Violetto di Sant’Erasmo, il Caffè delle Terre Alte di Huehuetenango, la farina di mais Biancoperla, il riso superfino Carnaroli e il riso semifino Vialone Nano. È proprio attraverso Jada che la famiglia Bisol è riuscita a sapientemente a valorizzare i frutti della propria terra.
Altri saranno i momenti per approfondire il rapporto fra gusto e territorio: gli “Itinerari alla scoperta del territorio come espressione della qualità Bisol”, ovvero la cultura e la filosofia biodinamica interpretata da Desiderio Bisol, direttore tecnico dell’azienda. Ed ancora “Bisol, sorsi d’emozione” per toccare con mano la qualità dei vini Bisol. Gianluca Bisol, direttore generale della Bisol, guiderà la degustazione dei selezionati prodotti di Valdobbiadene Prosecco Doc e di Talento Metodo Classico.
Quindi, i momenti di dibattito e discussione: il professor Gianni Moriani, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e il geologo Gino Lucchetta accompagneranno gli ospiti in un viaggio alla scoperta del paesaggio del Prosecco Doc, attraverso il seminario “Il Paesaggio del Prosecco”; quindi i seminari “I percorsi delle erbe spontanee”, un’emozionante passeggiata alla scoperta delle erbe officinali con Francesco Da Broi.

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