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Notiziario dall’estero: il Petrus inguaia manager della Barclays Capital, squadre anti-frode a Bordeaux, richiamate in azienda (la portoghese Esporao) bottiglie con etichetta d'artista: nell'immagine Bin Laden ?
di Michèle Shah

Opinioni
L'etichetta dell'artista portoghese Pedro Proenca

- A quanti di noi non piacerebbe stappare delle bottiglie rare e prestigiose come Château Pétrus annata 1945, 1946 e 1947, Domaine de la Romanée-Conti Montrachet 1984 e per finire in grandezza una bottiglia di Château d'Yquem del secolo scorso, annata 1900? Ci hanno pensato sei impiegati del settore ‘alta finanza’ della Barclays Capital, una delle banche più conosciute della capitale inglese. Naturalmente il conto ‘oltraggioso’ di £44,000 del prestigioso ristorante Londinese Pétrus, è stato addebitato alla Barclays come spese di ‘lavoro’. Ovviamente una tale ciffra non poteva passare inosservata dai contabili alla Barclays, senza sollevare qualche domanda. I cinque ‘esperti di alta finanza’, colti in flagrante, sono stati licenziati in tronco - il sesto, un ‘junior executive’ è stato risparmiato. L’ironia della sorte è che il valore delle bottiglie battuto sul mercato attuale delle aste, secondo la rivista “Wine Spectator”, sarebbe complessivamente del valore pari a £8,000. In questo caso il ristorante avrebbe caricato circa un 500% sopra il valore del mercato attuale. Ovviamente a ogni settore spetta il proprio ‘expertise’. La domanda da porsi è - si sono fatti ‘fregare’? Oppure, potremmo pensare, viva la ‘faccia tosta’ di questi signori incuranti di sperperare i soldi dei propri investitori in ottime bottiglie di vino.

- Sempre sul tema di frode, la squadra anti-frode della Police Judiciaire di Bordeaux “Direction de la Concurrance et des Fraudes” ha festeggiato il giorno di San Valentino scovando un traffico di circa 700,000 ettolitri di vino, di cui alcuni vini di origine ‘dubbioso’, pronti all’esportazione verso il mercato del Belgio e dell’Olanda. Il vino requisito sarebbe destinato alla distribuire sotto le donominazioni Bordeaux, Montagne-Saint-Emillion e Côtes-de-Boug sarebbe stato trovato nel magazzino e nelle proprietà appartenenti al négociant, Rocher Cap de Rive. Complessivamente, la squadra anti-frode ha perquisito 12 châteaux e aziende vinicole nelle zone di Libourne e Blaye, oltre a mandati di percuisizione presso magazzini nei dintorni di Bordeaux e Charentes.

- Altra requisizione di vino, ma questa volta eseguita dalla stessa casa vinicola portoghese, Herdade do Esporao, di Alentejo, una delle aziende ‘top’ del Portogallo, che recentemente ha ritirato circa 300,000 bottiglie della propria produzione destinati al mercato statunitense. La ragione si spiega in un’etichetta disegnata dall’artista portoghese, Pedro Proença, commissionato a creare, il maggio scorso una nuova etichetta per il Tinto Reserva 1999.
L’etichetta sotto accusa avrebbe riportato il dipinto di un uomo barbuto con turbante - che potrebbe richiamare l’immagine di Bin Laden. Ovviamente, il disegno è stato concepito ed eseguito molto prima che l’offensiva del World Trade Center, accadesse a New York l’11 settembre scorso. Per causa di ritardi nella spedizione le 12,000 bottiglie destinati al mercato newyorkese sarebbero arrivati il giorno dopo la catastrofe. Così le bottiglie sono state richiamate in patria dove la Esporao ha subito scambiato le etichette per una serie nuova che riportano una coppia di reggenti in costume medievale. Secondo il portavoce di Esporao, Alice Quina, l’etichetta sarebbe stata offensiva, in quanto troppo simile all’immagine del famoso terrorista.

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