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UE ED AGRICOLTURA

Pac, proteste in Francia e Spagna su tagli agli aiuti diretti. L’allarme Confagricoltura

Giansanti: “preoccupazioni condivisibili, gli aiuti diretti della Pac costituiscono una rete di protezione per il reddito degli agricoltori”
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Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti

Sono tanti i fronti caldi in Europa, resi ancora più “incandescenti” dall’impatto della pandemia sulle imprese. Comprese quelle agricole, che guardano con apprensione alla riforma della Pac (misura che a livello Ue vale oltre 50 miliardi di euro all’anno, più del 30% del bilancio Ue), su cui tornano ad allungarsi le ipotesi di tagli. E per questo, sottolinea la Confagricoltura, “nonostante i limiti imposti dall’emergenza sanitaria, gli agricoltori francesi e spagnoli hanno deciso di scendere in piazza per protestare. Alcune manifestazioni si sono già svolte, evidenzia Confagricoltura, ed altre iniziative sono in programma per l’intero mese di aprile”.
Le proteste, sottolinea la più importante organizzazione delle imprese agricole italiane, sono motivate dalle ipotesi di riduzione dei trasferimenti diretti della Pac, soprattutto a scapito delle imprese di maggiore dimensione economica. In Spagna, in particolare, il Governo punta a stabilire un aiuto uguale per tutti gli agricoltori, indipendentemente dalle specializzazioni produttive e dalla diversa struttura dei costi di produzione. “Seguiamo con molta attenzione le iniziative varate dalle principali organizzazioni degli agricoltori francesi e spagnoli. E condividiamo le loro preoccupazioni”, dichiara il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Gli aiuti diretti della Pac costituiscono una rete di protezione per il reddito degli agricoltori. Rimetterla in discussione avrebbe un pesante effetto negativo sulla competitività delle imprese e sull’efficienza del sistema agroalimentare - sottolinea Giansanti - di cui proprio oggi l’Istat ha certificato la solidità. L’agricoltura è il settore produttivo che ha registrato la minore riduzione del valore aggiunto nel 2020 (-6%, ndr). Indicatore che è addirittura aumentato per il comparto alimentare (+2%). La Pac deve adattarsi alla domanda dei consumatori e alle nuove esigenze poste dai cambiamenti climatici ma deve restare a tutti gli effetti una politica con finalità economiche di tutela e valorizzazione delle produzioni”.
Il negoziato in corso tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione sulla nuova Pac dovrebbe concludersi entro il prossimo mese di giugno. A seguire, entro la fine dell’anno corrente, gli Stati membri dovranno trasmettere alla Commissione europea i propri piani strategici per l’applicazione del nuovo assetto normativo.
“In altri Paesi il lavoro di redazione è già stato avviato da tempo, con una stretta collaborazione tra amministrazione centrale, regioni e organizzazioni professionali - conclude il presidente Confagricoltura - le proteste degli agricoltori francesi e spagnoli stanno ad indicare la complessità del lavoro che ci aspetta ai fini della tutela delle imprese e della salvaguardia del potenziale produttivo dell’agricoltura dell’Unione Europea”.

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