Il rosato Rosa di Sei 2024 profuma di macchia mediterranea e piccoli frutti rossi, con tocchi ferrosi e affumicati e agrumati. In bocca il sorso è tendenzialmente fresco, dallo sviluppo sapido e dinamico e di buona persistenza aromatica nel finale dal ritorno fruttato. Mimmo e Valeria Costanzo, nel 2010, hanno iniziato il loro progetto enologico a partire dai terreni di loro proprietà, posti nell’areale di Passopisciaro, sul versante Nord dell’Etna, tra cui anche un vecchio vigneto, quello di Contrada Santo Spirito, in buona parte a piede franco con ceppi anche centenari. Dopo il recupero dei terrazzamenti, il reimpiantano di alcuni ettari di vigna e il restaurano dell’antico palmento, oggi questa piccola realtà produttiva conta su 18 ettari di vigneti a biologico posti ad un’altezza variabile tra i 650 e gli 800 metri d’altitudine (con appezzamenti nelle contrade Feudo di Mezzo, Zottorinoto e Bragaseggi), per una produzione complessiva media annua di 120.000 bottiglie, posizionandosi tra le cantine protagoniste della seconda fase dell’“Etna Renaissance”. Lo stile dei vini ha una buona definizione, restituendo una cifra di stampo classicheggiante, che mette le etichette aziendali tra le più coerenti della zona, con gli affinamenti prevalentemente effettuati in legno grande. Etichette che propongono una costanza qualitativa già solida e convincente, equamente distribuite tra rossi e bianchi.
(are)
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