Ottenuto da tre piccole porzioni di vigneto situate nella parte più alta della Cascina Il Bricco, nella zona di Treiso, il Barbaresco Il Bricco 2017 di Pio Cesare invecchia in legno grande prevalentemente e in piccola parte in barrique per 30 mesi. Ricco il profilo olfattivo che vede succedersi tocchi di frutti di bosco maturi, cenni erbacei, toni di spezie e lampi balsamici a rifinitura. In bocca, il sorso è solido e compatto, dallo sviluppo ampio e dal finale ben profilato, di nuovo con i frutti e le spezie protagonisti. L’attuale centralità che riveste l’azienda con sede ad Alba è merito in massima parte di Pio Boffa, purtroppo scomparso un paio di anni or sono. Oggi a gestire questa importante realtà e a continuarne la lunga storia cominciata oltre centoquarant’anni anni fa, ci sono il cugino Augusto, il nipote Cesare Benvenuto e la figlia Federica Rosy, che con la stessa passione proseguono nel solco di una tradizione ormai consolidata, partendo dai 75 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 420.000 bottiglie. I pilastri, in termini di etichette, sono rappresentati dai Barolo e dai Barbaresco (anche se la gamma delle etichette aziendali comprende Barbera, Dolcetto, Grignolino, Gavi e Moscato), che ormai si muovono su un confortante e robusto spessore qualitativo e sono capaci di espressioni coerenti e centrate del proprio territorio d’appartenenza, molto spesso toccandone i vertici produttivi.
(fp)
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