Il Barolo Bussia 2017, pur mantenendo i suoi tratti austeri, è poliedrico e raffinato al naso, dove si inseguono in un vorticoso caleidoscopio aromatico rose e violette, prugna e ribes, menta, spezie dolci, cuoio e tabacco. In bocca, il sorso è pieno, ricco di frutto, ma per nulla pesante, grazie all'estrema vitalità acida e a tannini incisivi e articolati. La storia dei “Poderi Luigi Einaudi” ha inizio nel 1897, quando Luigi Einaudi acquistò non lontano dal centro abitato di Dogliani la Cascina “San Giacomo”, mentre la produzione dei primi Barolo risale al 1958. Parallelamente al suo percorso didattico e politico, anche da Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi pare che non si sia perso neanche una vendemmia, consegnando alle Langhe un’azienda modello: cento ettari, di cui venti coltivati a vigna, costruiti praticamente da zero. Una storia significativa che grazie ad uno dei suoi figli, Roberto, è continuata negli anni, e che oggi si è tramandata al nipote, Matteo Sardagna Einaudi, capace di portarla avanti con risultati lusinghieri grazie a vini ineccepibili. Attualmente, la superficie vitata è arrivata a 60 ettari (per una produzione complessiva di 350.000 bottiglie), con recenti e prestigiose acquisizioni nei Cru di Barolo Monvigliero e Cannubi. Ma la filosofia produttiva è restata la medesima: un grande vino può nascere solamente da una grande vigna e da un grande terroir.
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