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LA CURIOSITÀ

Quando il made in Italy di eccellenza nasce dalle materie prime che arrivano da tutto il mondo

La case history dei sorbetti di Tonitto 1939, storica azienda ligure che punta sulla ricerca delle eccellenze internazionale interpretate all’Italiana

La strada per la qualità può essere a chilometro zero, pescando tra le grandi materie prime di eccellenza che quasi ogni territorio d’Italia ha da offrire, oppure può trasformarsi in una ricerca per scovare i migliori sapori internazionali da interpretare all’italiana. Perché il valore aggiunto non sempre è la distanza, ma il “savoir faire” italiano, uno dei veri tratti distintivo del made in Italy, che lo hanno fatto amare nel mondo. E tra le tante case history che si possono raccontare, c’è quella di chi di questo modus operandi fa un punto di forza, anche di comunicazione, come Tonitto 1939, storica azienda genovese produttrice di sorbetti, che guarda ad Europa, Asia, Africa, America e Oceania per gli ingredienti utilizzati per la creazione delle ricette che, di fatto, arrivano da tutto il mondo.
Forte della sua presenza in 30 paesi, l’azienda ligure, leader in Italia per il sorbetto, va dal limone Primofiore e dal mandarino tardivo di Ciaculli, entrambi provenienti dalla Sicilia, fino all’Asia, e in particolare al Vietnam per gli anacardi mentre il mango di varietà Alphonso dell’India, il sale dall’Himalaya. Ma anche Africa e Oceania: dal Togo arriva il tipico cioccolato fondente, il lime viene da Thaiti, e ancora, guardando alle americhe, il lampone Heritage arriva dal Cile, ed il passion fruit dell’Amazzonia.
“La costante ricerca di materie prime di altissima qualità, provenienti dai diversi continenti, allo stesso tempo poco conosciute e che richiamano ad abbinamenti non scontati rispecchia la filosofia della nostra azienda che cavalca di pari passo tradizione e innovazione - commenta Massimiliano Dovo, Responsabile Ricerca e Sviluppo Tonitto 1939 - la scelta dei migliori ingredienti in giro per il mondo arriva da cultivar selezionate e da un attento studio delle geografie e del loro clima. Per questo lo sguardo intorno al mondo continuerà anche in futuro, ma allo stesso tempo non verrà meno la volontà di utilizzare, come già accade tuttora, materie prime locali che richiamino al territorio italiano e ligure”. E quella capacità tutta italiana di trasformare in eccellenza la materia prima, da ovunque essa provenga.

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