Rapporto Mediobanca - L'analisi: il mercato del vino continua la sua incessante corsa
di Max Savelli

Da un recente rapporto di Mediobanca per "Il Sole 24 Ore" si evidenzia che, per il sesto anno consecutivo, il mercato del vino continua la sua corsa incessante: i ricavi complessivi sono cresciuti del 6,9% beneficiando, nonostante le pessime previsioni post 11 settembre, di una ulteriore espansione delle esportazioni.

Viene rilevata una sempre maggiore attenzione verso la qualità che diventa la più importante discriminante per il successo di un'etichetta, soprattutto in funzione del rapporto con il prezzo. Il consumatore è sempre più informato e meno sprovveduto, questo, le aziende vitivinicole lo hanno capito e grazie anche ad un'accurata politica di marketing, riescono a rendere remunerativo gli investimenti in vigna, creano reddito e migliorano l'immagine.

Il trend positivo è confermato, come possiamo osservare dal grafico che segue, dall'andamento crescente degli indicatori economici e di profittabilità che, in due casi, segnano un sorprendente sorpasso rispetto alla media del comparto delle imprese.

Il ritorno sul capitale investito (Roi) è arrivato ad 11,6 contro il 10,9 delle industrie in generale; il margine operativo netto sul fatturato ha raggiunto l'8,5% contro il 6,7% della media generale e rappresenta un risultato significativo ancor di più se analizzato nell'ambito del conto economico.

Dalla tabella traspare che l'aumento del margine operativo deriva da un aumento del valore aggiunto (quindi più qualità, migliore immagine e politiche di marketing azzeccate che hanno permesso di spuntare prezzi più elevati), e non da un risparmio sulla forza lavoro o sugli investimenti: sia il costo del lavoro che gli ammortamenti sono aumentati. Un altro bel dato da leggere è la diminuzione dell'indebitamento, infatti, pur essendo sempre negativo, il rapporto tra oneri e proventi segue un trend decrescente.

Sempre riguardo alla buonissima salute di cui gode il settore, è significativo che le sole aziende del campione analizzato (che rappresentano un quarto del valore della produzione vinicola), negli ultimi 5 anni, hanno creato ben 125 nuove etichette (soprattutto doc e docg). Ancora più impattante è che il numero dei cosiddetti grandi vini (prezzo 25 Euro a bottiglia) è addirittura triplicato.