Rinunciare a due Stelle Michelin per fare il padre: Matteo Metullio dice addio a La Siriola

Nella vita di uno chef la cucina è tutto: per raggiungere la vetta ci vogliono sacrifici e duro lavoro. E a rimetterci, in certe situazioni, sono la vita privata e la famiglia. Capita, quindi, che nemmeno due stelle Michelin riescano a soddisfare abbastanza uno chef, che sente di trascurare moglie e figlio. Proprio per questo Matteo Metullio, chef dello storico La Siriola, in Alta Badia ha deciso, a malincuore, di lasciare il suo posto ai fornelli del ristorante che nel 2017, dopo 30 anni di storia, aveva conquistato le due stelle della prestigiosa guida (la prima era arrivata nel 2013). Metullio, formatosi in diverse cucine di prestigio, tra cui quella del tristellato St. Hubertus di chef Norbert Niederkofler, ha deciso di tornare con la moglie Elena e col figlio di appena 10 mesi a Trieste, la sua città natale, per dedicarsi alla famiglia a tempo pieno: qui, continuerà la consulenza per l’Harry’s Piccolo, ma di fatto il suo mestiere principale sarà quello di padre. “Devo fare un po’ il papà: non è facile per me e per mia moglie Elena seguire nostro figlio Nicolò, dieci mesi, senza aiuti in Val Badia mentre io lavoro sempre. Ho bisogno di concentrarmi su di loro per un po’, quindi torniamo a Trieste, dove continuerò la consulenza per l’Harry’s Piccolo e dove i miei genitori potranno darci una mano. Per il 2019 andrà così, nel 2020 vedremo. Non è stata una scelta facile, forse sarebbe stato meglio litigare con i Wieser, almeno ci sarebbe stato un motivo di scontro: invece il nostro rapporto è sempre ottimo, per me sono sempre i miei titolari. E quando abbiamo preparato la nota di addio avevamo tutti le lacrime agli occhi. Ma ci sono momenti nella vita in cui senti scricchiolare qualcosa dentro e sai di dover prendere una strada. Ora mia moglie è più serena e lo sono anche io”.
E, se è vero che squadra vincente non si cambia, La Siriola ha deciso di chiudere i battenti, invece di sostituire il giovane chef. Stefan e Wilma Wieser hanno infatti annunciato che il 31 marzo il ristorante farà il suo ultimo servizio: “un team così - hanno detto - non si sarebbe più ricreato. Dopo 30 anni di sacrifici questo era il momento migliore per chiudere: in vetta”.