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IL PREMIO

Ristorazione e nuove aperture, il ristorante Pulejo di Roma vince i “TheFork Awards 2022”

Lo hanno eletto gli utenti della piattaforma, tra quelli selezionati dai grandi chef italiani. In un 2022 “chiaroscuro” per la ristorazione tricolore

Metti i suggerimenti dei grandi chef italiani ed il giudizio del “popolo del web”, ed il gioco è fatto. E così, è il ristorante Pulejo di Roma nominato da Francesco Apreda (una stella Michelin con il suo “Idylio by Apreda” all’interno del The Pantheon Iconic Hotel di Roma), il vincitore del premio “People’s Choice Award” dei TheFork Awards, premio annuale assegnato da TheFork alle migliori nuove aperture e gestioni dell’anno. Che precede sul podio il ristorante Azotea di Torino nominato da Matteo Baronetto (una stella Michelin con il Ristorante del Cambio di Torino) ed il Charleston di Palermo nominato da Pino Cuttaia (due stelle Michelin con La Madia di Licata). Verdetto che emerge dai voti degli utenti su una selezione fatta da 55 grandi chef coinvolti da Identità Golose, punto di riferimento internazionale per la cucina d’autore, che ha individuato 46 nuove aperture e gestioni d’eccellenza da Nord a Sud.
La classifica è stata rivelata ieri a Milano, in una serata condotta dal celebre volto della tv Gerry Scotti (che è anche produttore di vino in Oltrepò Pavese, ndr) agli IBM Studios di Milano, con cena firmata da Antonino Cannavacciuolo e con la partecipazione di alcuni tra i più importanti chef italiani come Davide Oldani, Moreno Cedroni, Andrea Berton, Francesco Apreda e molte altre personalità della gastronomia e celebrities. Il ristorante vincitore è stato omaggiato con un NFT progettato da Giuseppe Lo Schiavo, in arte “Glos” tramite algoritmi di Ai (Artificial Intelligence) grazie alla partnership con Bloxi. Oltre al primo classificato, durante l’evento sono stati rivelati i 10 ristoranti aperti o rinnovati nel 2022 che hanno maggiormente colpito i votanti, tra cui quest’anno dominano le aperture del Centro e del Sud. I 10 sono inoltre protagonisti di un instant-doc prodotto da TheFork, in collaborazione con MAGENTAbureau e realizzato da Perigeo con la regia di Chris Myhre. Un racconto emozionale, lontano dai fornelli e dalla visione stereotipata del cuoco-celebrity in cui emerge il lato umano della cucina italiana proiettata nel futuro come lascia intendere la location di design Archiproducts.
Il TheFork Awards, sottolinea la piattaforma di prenotazioni online, hanno per obiettivo di “sostenere tutti i ristoranti, specie quelli nuovi che affrontano la sfida di affacciarsi a un mercato competitivo, complicato dall’inflazione. I TheFork Awards nascono con questo spirito poiché gli utenti digitali come quelli di TheFork sono i più propensi a sperimentare le novità e quindi gli alleati migliori per attivare il passaparola di cui una nuova apertura ha estremo bisogno. Vanno al ristorante con il doppio della frequenza, spendono il 14% in più rispetto alla media, sono a reddito più elevato e fanno il 65% in meno di no-show”. Premio che, spiegano ancora TheFork, arriva in una fase dove si deve lavorare per “salvaguardare il patrimonio gastronomico italiano e le piccole realtà individuali che lo compongono, perché siamo in un momento economico che a livello generale è complicato e c’è il rischio che i piccoli imprenditori siano superati dalle grandi catene”.
Secondo i dati elaborati da Format Research, centro di ricerca specializzato nel food, per conto di TheFork, il 2022 delle novità gastronomiche italiane, infatti, si chiuderà in chiaroscuro. Chiaroscuro perché i ristoranti sono ancora sotto il fuoco incrociato dei costi altissimi e di consumatori che a livello generale sono scettici rispetto alle novità, anche se gli utenti digitali costituiscono un’eccezione. Insomma, c’è voglia di fare impresa perché nel secondo trimestre del 2022 sono state registrate 3.005 nuove aperture di ristoranti, ma sono tante pure le chiusure perché ci sono state nello stesso periodo ben 5.173 attività che hanno abbassato per sempre le saracinesche. A complicare la vita ai nuovi ristoranti c’è anche lo scetticismo degli italiani. Se da una parte è vero che il 32% cambia molto o abbastanza spesso i locali dove si reca abitualmente per andare a cena fuori o a pranzo nei giorni festivi, solo il 10% è ben propenso a frequentare spesso nuove aperture. A sbloccare gli indugi sono qualità, sostenibilità e attenzione alle materie prime. E poi molto merito va al digitale, verso il quale i ristoranti si stanno aprendo sempre di più: metà del Paese si fa una prima impressione del locale dove andare su TheFork. E gli utenti dell’app sono considerevolmente più predisposti della media italiana a provare le novità: il 78,5% delle prenotazioni su TheFork di un ristorante partner proviene da nuovi clienti, il che significa che gli utenti di TheFork sperimentano di più.

Focus - Ecco i 10 ristoranti più votati dei TheFork Awards 2022
Pulejo (Roma), nominato da Francesco Apreda - Vincitore del People’s Choice Award
Un progetto gastronomico fatto di gusti semplici ed emozioni intense per riconnettersi ai propri ricordi.

Azotea (Torino) nominato da Matteo Baronetto
Cucina fusion che mescola influenze nikkei e peruviane, tapas e cocktail bar di qualità nel centro di Torino

Charleston (Palermo) nominato da Pino Cuttaia
Attivo da 50 anni si apre a una nuova sfida con l’ingresso in cucina di Gaetano Verde, chef giovane, umile, preparato e creativo anche quando affronta le preparazioni più semplici o tradizionali.

Cala Luna (Cefalù) nominato da Martina Caruso
Cucina fine dining vivace, contemporanea e capace di valorizzare il territorio a cura del giovane Dario Pandolfo e location da togliere il fiato: un prato sotto il cielo stellato di Cefalù.

Volta del Fuenti (a Vietri sul Mare) nominato da Michele De Blasio e Rocco De Santis
Ristorante fine dining della struttura ricettiva luxury Giardini del Fuenti. La proposta culinaria si ispira alla cultura gastronomica campana declinata in chiave contemporanea dalla ricerca dello Chef Michele De Blasio.

Chic Nonna di Vito Mollica (Firenze) nominato da Moreno Cedroni
Nuova avventura del noto chef Vito Mollica. Menù stagionali di impronta tradizionale e respiro internazionale, presentati con uno stile di alta cucina all’interno di uno degli edifici più belli di Firenze, il Palazzo Portinari Salviati. Degna di nota la presenza di un menù degustazione veg.

Oltremare (Maiori, Salerno) nominato da Ernesto Iaccarino
Gli autentici sapori della cucina mediterranea nella sua massima espressione, con prodotti di stagione a chilometro zero e ricette della tradizione con lo chef Alfonso Crisci.

Ognissanti (Trani) nominato da Isabella Potì
Gli chef Danilo Partipilo e Fabio Palumbo danno una nuova lettura del fine dining in stile pugliese. Da apprezzare l’alta alta qualità di prodotti locali e la presentazione elegante e minimale.

Contrada Bricconi (Oltressenda Alta, Bergamo) nominato da Alessandro Dal Degan, Gianluca Gorini, Mauro Buffo e Carlo Cracco
Agriturismo in Val Seriana nato per ridare vita, attraverso l’agricoltura e la ristorazione, a un borgo del XV Secolo. Qui si producono formaggi e carne, e si propone una cucina che racconta il lavoro agricolo e la cultura montana.

Ad Maiora (Modena) nominato da Isa Mazzocchi
Nel centro storico, cucina fine dining che strizza l’occhio al mondo, in un ambiente di grande raffinatezza.

Focus - I premi speciali dei TheFork Awards 2022
Ad Azotea per essersi meglio raccontato sui social il Premio Influencers’ Choice Award, assegnato dalla giuria firmata da Realize Networks e formata da alcuni dei più importanti influencer food italiani ovvero Marco Bianchi, Chiara Maci, Michela Coppa, GNAMBOX e Mocho.

Acqua Panna & San Pellegrino premia Chic Nonna di Vito Mollica per avere dimostrato la forza e la brillantezza nel chiudere una lunga esperienza di 25 anni e rimettersi in discussione con un progetto altrettanto ambizioso e ricco.

Fever Tree premia Contrada Bricconi per aver costruito una filosofia di cucina ben delineata, con tanta tecnica al suo servizio. Michele ha lasciato la cucina di un grande tristellato, dove era colonna portante, per imbarcarsi in una nuova avventura rurale nella sua Val Seriana, lontano da tutto ma vicino all’essenza. Un segno del presente, una prospettiva di futuro.

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