- Lo champagne Louis Roederer si interessa all’Inghilterra per il possibile acquisto di siti per piantare vigneti nel territorio di Kent e Sussex. Secondo Jean-Baptiste Lecaillon, direttore tecnico della Roederer, la visita con i produttori inglese è andata più che bene: “ci siamo scambiati opinioni sulle caratteristiche dei suoli, rese, livelli zuccherini e cloni. Ora stiamo a vedere e studieremo gli sviluppi nei prossimi due anni, per poi prendere una decisione riguardo un’investimento oltremare. Forse, tra quattro o cinque anni, svilupperemo una joint-venture”. I prezzi, in Inghilterra, sono un’attrazione: si parla di £25,000 per ettaro non vitato contro le £750,000 dello Champagne.
- Vendita record alla Sotheby’s di Londra per una cassa di 12 bottiglie di 1967 Domaine de la Romanée-Conti per il prezzo di £58,650 ($119,259). Il lotto è stato venduto ad un collezionista americano. L’asta avvenuta il 10 ottobre è arrivato ad un totale di £594,401 ($1,206,634). Prima di questa data il lotto record è stato una cassa di Château Cheval Blanc 1947, che nel luglio 2007 ha toccato £71,300 ($146,071).
- L’ex vice presidente degli Usa Al Gore e autore del libro e documentario “An Inconvenient Truth" sarà uno dei relatori della conferenza “The International Climate Change and Wine conference”, che si terrà a Barcellona, ospitata dalla “Wine Academy of Spain” nel febbraio 2008. Tra i relatori, non mancheranno i nomi prestigiosi del mondo del vino, come quelli di consulenti come Michel Rolland e Richard Smart, oltre a winemakers come Miguel Torres di Bodegas Torres, Ernst Loosen di Loosen in Germania e Bruno Prats, ex proprietario di Chateau Cos d’Estournel. La conferenza sarà composta da interventi sull’enologia, sul “global warming” e sulle implicazioni per i vigneti.
- Mondovino e Jonathan Nossiter colpiscono ancora … con il lancio del nuovo libro “Le Gout et le Pouvoir". Il libro attacca i consulenti ed i critici potenti del mondo del vino, da Michel Rolland a Robert Parker. In seguito al lancio di questo libro, Parker, sul proprio sito internet, ha accusato, a sua volta, Nossiter di “stupidità”, definendolo un “gestapo” del vino, che ripete in continuazione la stessa propaganda che esalta solo i vini prodotti con uno stile molto ristretto.
Nossiter ha replicato che “dare un giudizio assoluto su un vino è qualcosa di terrificante ai suoi occhi”. Secondo Nossiter “degustare trecento vini in una giornata e riportare dei giudizi matematici su quei vini è un tradimento verso chi ha prodotto quel vino”. Nossiter dichiara poi di non avere paura di dare la sua opinione su ciò che ha visto nel mondo del vino, un mondo piccolo in cui crede che ci sia paura a dire ciò che si pensa. Nossiter dice, invece, “di non aver paura di dire la sua perché non fa parte di quel mondo, essendo solo un direttore di cinema”.
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