SIDEWAYS, UN FILM SUL VINO, VINCE IL GOLDEN GLOBE ... ECCO IL COMMENTO DI GIACOMO TACHIS, PRINCIPE DEGLI ENOLOGI ITALIANI

Una pellicola americana con attori quasi sconosciuti e un protagonista d\'eccezione: il vino. Dopo temi “golosi” come quelli del francese “Chocolat” e il documentario “Mondo divino”, girato in California e presentato lo scorso anno a Cannes, il “nettare degli dei”, così come veniva definito nell\'antichità, finisce nuovamente dietro la macchina da presa. Il ruolo del vino in “Sideways”, fresco vincitore del Golden Globe, non e\' marginale perchè vitigni, annate ed etichette sono citate con rigorosa attenzione senza lasciare nulla al caso. E così è anche l\'ambientazione scelta dal regista Alexander Payne.
Se le colline californiane e le tenute Mondavi fanno da panorama al viaggio dei due protagonisti, non è da meno la lunga carrellata di vini che compare sulla scena. Da un Bayron del \'92 fermentato senza bucce a uno Chateau Cheval Blanc del \'61. Produzioni tutte della California tra cui però c\'é spazio anche per un grande italiano: un Sassicaia dell\'88. Un vino divenuto un capolavoro grazie ad un enologo come Giacomo Tachis, riconosciuto da Wine Spectator come “l\'uomo del Rinascimento del vino italiano nel mondo”.
\"Il vino oggi - spiega il padre del Tignanello e del Solaia - non è più solo un fatto economico o di costume, ma è anche il sinonimo di un piacere. Se ne supera il valore commerciale per raggiungere una visione più alta che è quella di scoprire, attraverso la ricerca dei sapori, la storia del territorio\".
Un percorso, questo, che l\'allievo del grande Emile Peynaud ha iniziato da tempo. Appassionato bibliofilo, Tachis ricorda che il vino è \"sensazione\" soprattutto se abbinato \"agli straordinari paesaggi che caratterizzano viti e vigneti. Camminare per le strade del vino - dice - acuisce le nostre percezioni sensoriali, consegnandoci un patrimonio preziosissimo composto da mille sapori, aromi e colori che affinano e arricchiscono il nostro spirito\". Per questo l\'enologo piemontese non si dice \"per nulla sorpreso\" del grande risalto che nel film viene dato alla natura.
\"Gli americani - spiega - sono maestri nello sfruttare l\'architettura del paesaggio e hanno una certa religiosità nel rispetto dell\'ambiente\". Ma Tachis ricorda anche l\'importanza che il vino ha da sempre avuto nella vita dell\'uomo citando \"la sacralità\" ricoperta nel mondo biblico e il \"valore artistico\" attribuito dalle opere del pittore naturalista Bartolomeo Bimbi.