- Tempo di vendemmia anche per i Paesi del “nuovo mondo”. Ottime prospettive per la raccolta argentina, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, con una media del + 6,5% sul 2006. Sia la provincia di Mendoza che quella di San Juan (le quali producono il 95% delle uve del Paese) hanno deciso di allocare rispettivamente il 58% il 26% di queste uve alla rettificazione del mosto.
- Secondo le previsioni del “Wine Grape Growers and Winemakers Federation of Australia”, la vendemmia 2008 in Australia è a grave rischio: potrebbe subire, infatti, un calo del 50% per via della grave siccità che ha colpito il paese. Tradotto in cifre, sulla media di 1,9 tonnellate di uva raccolta ogni anno, il 2008 ne porterebbe soltanto 800.000. Quindi, in una zona come quella del Murray-Darling, dove i produttori dipendono dall’irrigazione, la quantità potrebbe addirittura raggiungere un disastroso 10%. Secondo Mark McKenzie, direttore del “Wine Grape Growers and Winemakers’ Federation of Australia”, sono ben 800 gli eno-produttori che rischiano grosso nella prossima stagione. Conseguenze di tale fenomeno prezzo delle uve alle stelle e la necessità, per l’Australia, di importare vino a basso costo per la sua produzione di vino “bag-in-boxes”.
- Il consumatore inglese, sempre pronto ad accettare le novità del mercato del vino, ha detto no al tetrapack. Da uno studio eseguito da “Wsta & Wine Intelligence Consumer Intelligence”, sembra che due terzi dei consumatori britannici preferiscano il vino in bottiglia poiché convinti della superiorità del vetro rispertto0 al tetrapak. Lo studio riporta, infatti, che il 37% dei consumatori è disposto a considerare un “packaging” sostituivo a quello della classica bottiglia, ma si orienta prevalentemente sul “bag-in-box”: solo l’1% dei consumatori comprerebbe il vino in tetrapack. Questo il commento di Jeremy Beadles Chief executive del Consumer Intelligence Report Wsta: “molti produttori stanno ricercando un “packaging” che abbia un basso impatto ambientale come, ad esempio le bottiglie più leggere, bottiglie in plastica, tetrapack e lattine, e la nostra ricerca mira ad aiutarli a capire la reazione del consumatore a queste nuove proposte”.
- A Bordeaux, invece, sembra che il tetrapack con la cannuccia sia la nuova trovata del mercato bordolese. Il nuovo progetto è stato lanciato dalla “Tandem Wine” con cartone tetrapack, riciclabile, venduto nei supermercati Belgi, attraverso il négociant di Bordeaux Cordier Mestrezat. Il tetrapack viene già venduto in Borgogna sotto il brand Boisset con la linea “French Rabbit” lanciata nel 2005. Quest’ultima versione, venduta a circa 2 euro alla confezione, propone vino rosso, bianco e rosé; presenta il vantaggio di avere la cannuccia sigillata in alto e la fuoriuscita del vino attraverso quattro fori laterali in cima alla cannuccia. In questo modo il versato sul palato dà la stessa sensazione di un sorso di vino bevuto dal bicchiere.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024