Il paesaggio maremmano della famiglia Piccini ha il profilo del comune di Gavorrano, dove sorge la Moraia, 160 ettari di estensione con 60 dedicati a Sangiovese, Alicante, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah e Vermentino. In linea d'aria il mare è lontano appena 15 chilometri e lo ricorda il suolo che è ricco di sabbia misto a roccia ed argilla. Il Sangiovese in particolare ha un'esposizione quasi tutta a sud est. Questa etichetta è tra le non moltissime in Maremma che hanno scelto di puntare tutto sull'uva più famosa in Toscana. Fa fermentazione in acciaio per una quindicina di giorni con frequenti rimontaggi, per poi passare in botti di rovere per 15/18 mesi. Qui il Sangiovese è solare, caldo, corposo, anche un po' più alcolico di come si è soliti berlo. Un'annata favorevole come la 2016 rende comunque questa bottiglia fresca e gradevole, svelando un vino dal rosso rubino intenso, che sa tanto di more, lamponi e ciliegie. In bocca è avvolgente e pieno, di certo ha struttura. I tannini cominciano ad evolvere nel modo giusto e colpisce la grande succosità della beva e una discreta persistenza. Un vino pronto ma che non teme altro tempo a riposo. I Piccini conoscon bene la Toscana del vino perché da qui vengono, con una storia iniziata a metà '800 a Poggibonsi. Oggi le tenute sono molte e in diverse parti d'Italia, ma il cuore pulsante rimane al centro del Paese.
(Francesca Ciancio)
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