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Tenuta Sant’Antonio, Docg Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli 2017

Vendemmia: 2017
Uvaggio: Corvina, Corvinone, Rondinella, Croatina, Oseleta
Bottiglie prodotte: 20.000
Prezzo allo scaffale: € 65,00
Proprietà: fratelli Castagnedi
Enologo: Paolo Castagnedi
Territorio: Valpolicella

La storia dell’Amarone Campo dei Gigli della Tenuta Sant’Antonio prende le mosse negli anni Ottanta del secolo scorso. I vigneti da cui arrivano le sue uve sono posti a San Zeno di Colognola, sui Monti Garbi. La fermentazione avviene in tonneau dove il vino riposa successivamente per 3 anni. La versione 2017 profuma di frutti rossi maturi e in confettura con tocchi di pepe, liquirizia su abbondante base di vaniglia. In bocca, il sorso è intenso e dall’articolazione tannica risolta, sviluppandosi morbido e continuo, fino ad un finale profondo dai ritorni speziati. La Tenuta Sant’Antonio, 150 ettari a vigneto per una produzione di 700.000 bottiglie, è una delle più grandi aziende vitivinicole private del veronese e nasce alla metà degli anni Novanta grazie all’intraprendenza dei fratelli Castagnedi. Oggi, questa realtà ha assunto un rilievo non secondario nel panorama enoico del veronese, dividendo i suoi sforzi tra la denominazione del Soave e quella della Valpolicella, anche se il cuore pulsante dell’azienda continua a battere sempre nella collina di San Briccio, da cui tutto è partito. La gestione in vigna e cantina è attenta alla sostenibilità e, benché le etichette siano saldamente “market oriented”, i vini, oltre che di esecuzione ineccepibile, non mancano di carattere e buona aderenza al loro territorio d’origine, con gli Amarone a recitare il ruolo di protagonisti assoluti.

(fp)

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