Trabucchi d’Illasi Doc Amarone Cent’Anni Alberto Trabucchi Riserva

L’azienda fu acquistata nel 1920 da Marco Trabucchi, padre di Alberto Trabucchi, e nonno dell’attuale proprietario, Giuseppe. Marco Trabucchi tramandò ai discendenti la cultura del vino che aiutò la sua famiglia e le popolazioni di queste terre a ridosso di Verona a superare le carestie provocate dalle guerre. Alberto Trabucchi portò con sé questa sensibilità che, a sua volta, ha consegnato a figli e nipoti. Oggi l’azienda, produce vino con il metodo di coltivazione biologico certificato sin dal 1993. I terreni, di origine morenica, consentono un ottimale drenaggio; l’esposizione a sud/sud est garantisce un’ottima irradiazione solare, l’equilibrata escursione termica e le correnti pedemontane provenienti dai monti Lessini sono benefiche, non solo per la coltura della vite, ma anche per l’appassimento delle uve. Un terroir perfetto per la produzione dell’Amarone, che proprio in questa zona trova uno dei suoi luoghi d’elezione. Territorio e clima hanno consentito anche il particolare sviluppo dei vitigni di antica coltivazione, da cui nascono le uve Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta, particolarmente adatte ad essere appassite. Una scelta legata alla tradizione produttiva dell’Amarone che Trabucchi ha lasciato invariata, senza mai essere suggestionata dalle mode passeggere dei vitigni internazionali. L’Azienda, in una posizione che domina il paese di Illasi, vanta 22 ettari coltivati a vigneto, che si estendono da 140 metri sul livello del mare a 300. Cinque fondi, Monte Tenda, che comprende i vigneti del Dandarin, San Colombano, Castello, Cereolo di Sopra, Campagnina, Fongara, Bivio, dove le viti sono allevate con sistemi misti a Guyot e a tendone. L’Amarone Riserva, dedicato ad Alberto Trabucchi, si caratterizza per un complesso aromatico sfaccettato, che alterna frutta candita, frutta fresca e leggere note affumicate ben amplificate da una speziatura di sottofondo. In bocca il vino possiede una certa austerità un tannino levigato ma a tratti nervoso, grazie all’apporto di una verve acida sempre vivace e una progressione gustativa di bella ampiezza, chiusa da un finale sontuoso e decisamente fruttato.