Vendemmia in Francia…La regione del Tokaj è “World Heritage Site” dell’Unesco…Sicurezza nell’acquisto di vecchie bottiglie nelle aste…Francesi contro la pubblicità del Governo…
di Michèle Shah

- Sempre in tema di vendemmia, in Francia, nella vallata sud della Rhône, verso il Languedoc, a ovest di Montpellier, ci sono stati danni clamorosi causati da una diga strapiena di acqua torrenziale che si è rotta causando caos e 24 morti. Questa zona di produzione è particolarmente nota per i rossi di Châteauneuf-du-Pape. I danni che si estendono per diverse centinaia di chilometri si quantificano in centinaia di milioni di dollari e riguardono, soprattutto, gli allagamenti dei vigneti, delle cantine ed i corti circuiti delle linee elettriche e telefoniche.

- In Ungheria, la regione del Tokaji è stata proclamata un “World Heritage Site” dall’Unesco, registrandolo come un “Cultural Landscape” per via dei suoi vigneti di Tokaji Aszù, tradizione di viticoltura che risale a 1.000 anni fa. Secondo Lia Bassa del Comitato per la World Heritage Committee della Unesco a Budapest, il Tokaji è stato scelto non solo per la sua cultura vitivinicola ma anche per gli aspetti culturali della sua produzione di vino: il network di cittadine, i vigneti, le cantine scavate nella roccia e le botti di legno prodotte nei Zemplén Hills. Secondo la Bassa, tutto questo rappresenta una cultura ed una tradizione di vita, che passa da generazione a generazione.

- Grazie alla ricerca del chimico Matthew Augustine dell’Università di California “Davis” si potrà andare più sicuri nell’aquisto di bottiglie di vecchie annate nelle aste. Augustine ha sviluppato un metodo per analizzare, senza cavare il tappo dalla bottiglia, il livello dell’acido acetico, uno dei principali componenti presente in bottiglie di vecchie annate. Tramite l’uso della stessa tecnica “Mri”, la risonanza magnetica usata nella medicina, si può individuare l’esistenza dell’acido acetico fino a 0.1 grammo/litro. Nell’invecchiamento dei vini è normale che i tappi di sughero, con l’andare degli anni, si deteriorino leggermente, permettendo una lieve entrata di ossigeno in bottiglia. Al contatto con alcuni batteri e in assenza di conservanti come anidride solforosa si possono formare tracce di aceto. Secondo Augustine questo metodo riesce ad analizzare solo una parte di bottiglie di annate vecchie andate male perché molte delle bottiglie si ossidano anche senza formare tracce di acido acetico. Augustine sta lavorando per poter usare lo “scanner” per identificare gli altri componenti chimici. Il costo di uno scanner per effettuare questo controllo si aggira tra le $750.000 e $1 milione.

- I produttori francesi combattono contro una recente campagna pubblicitaria governativa “drink-drive” contro il consumo dell’alcol e la guida della macchina. Nella pubblicità la macchina è rappresentata da una bottiglia di vino con un etichetta che oscura la visione del conducente. Secondo i produttori questa campagna, che mette il vino come simbolo di ebbrezza, danneggia l’immagine del vino, provocando un’ulteriore caduta nelle vendite che, dal 1980, sono precipitate da 91 litri/anno/adulto a 58 litri/anno/adulto nel 2002. L’Associazione del Vin et Societé dichiara che la campagna pubblicitaria ha infranto la legge, che vieta la discriminazione tra diversi prodotti. Il limite di tasso alcolico ammesso per chi guida in Francia è uguale all’Italia, cioè di 0, 50 mg/dl. L’associazione francese per la sicurezza stradale dichiara che, nel 2001, 2.500 persone sono morte per causa di guida in stato di ubriachezza, e secondo loro la maggior causa di questi incidenti e quella del troppo vino !