WINENEWS A COLLOQUIO CON ANGELO GAJA: PIU’ COMPETENZA E MENO GENERICITA’ NELLA COMUNICAZIONE DEL MONDO DEL VINO

Cari produttori, pensate che un reportage sulla stampa nazionale o uno speciale televisivo incrementi con matematica certezza la vostra visibilità e le vostre vendite? Assolutamente no. Non è certamente www.winenews.it a dirlo, ma Angelo Gaja, forse il produttore vitivinicolo più famoso d’Italia nel mondo. Per le “roi” del Barbaresco, infatti, continua ad avere un peso strategico decisivo e insostituibile il contatto diretto fra produttore e cliente, assolutamente imparagonabile con qualunque apparizione in tv o intervista su un grande quotidiano nazionale.
Secondo il Gaja-pensiero, la comunicazione praticata dal mondo del vino sta attualmente attraversando una fase di crisi acuta (con qualche cedimento anche in fatto di credibilità), in cui una sproporzionata moltiplicazione di articoli e servizi sul vino, crea soprattutto grande confusione. Naturalmente, il mondo del vino non deve smettere di comunicare, anzi. Ma deve riorganizzarsi per farlo meglio e in modo più mirato, non solo privilegiando i media specializzati, che continuano a ricoprire un ruolo importante, ma anche sviluppando forme di comunicazione rivolte direttamente a chi di vino si occupa professionalmente (ristoratori, enotecari e importatori/distributori) e senza dimenticare coloro per i quali il vino rappresenta una passione autentica e non una moda momentanea, magari con interventi di vera e propria formazione o con educational ad hoc.
Questa delicata “missione”, per Angelo Gaja, potrebbe essere svolta dai giovani, che, in misura sempre più crescente, si avvicinano al mondo del vino anche dal punto di vista lavorativo, dimostrando di possedere una profonda competenza in materia e una solida formazione (costruita anche con esperienze all’estero), che ne eleva la professionalità, risorsa assolutamente necessaria per un settore avvitato in una serie di contraddizioni interne, da risolvere al più presto possibile.