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TENDENZE IN CANTINA

Più botti grandi che barrique: la tendenza nei numeri della Fédération des Tonneliers de France

Come per il vino, l’export compensa il calo del mercato interno. Usa, Spagna, Australia e Italia i primi mercati stranieri dei bottai francesi
Mondo
Più botti grandi che barrique: la tendenza nei numeri Fédération des Tonneliers de France

Export via obbligata, non solo per chi produce vino, ma anche per chi realizza tutto quello che serve a produrlo. Vale per l’Italia, che è leader assoluta nel mondo per le tecnologie in vigna e cantina (con un export che, nel 2017, ha superato il 2 miliardi di euro in valore, ndr), e vale allo stesso modo per la Francia, ed in particolare per il segmento della tonnellerie. Anch’esso legato all’andamento climatico e delle vendemmie nel mondo, e alle tendenze enologiche del momento, che negli ultimi anni continuano a premiare di più le botti di grandi dimensioni rispetto alla barrique.
Secondo i dati della Fédération des Tonneliers de France, il 2017 per il commercio delle botti francesi è stato un anno di crescita del 2,2% in valore (con 615.385 botti prodotte) per un fatturato di 429 milioni di euro (+4,6%). Con le spedizioni nel mondo che, come accade con il vino, hanno compensato il calo del mercato interno.

In Francia, infatti, i volumi sono diminuiti del 4,1%, e il giro d’affari del 2,2%. “Le gelate che hanno devastato la maggior parte dei vigneti francesi nella primavera del 2017 hanno già impattato il mercato domestico delle barrique, ma le ripercussioni più acute si faranno sentire nel 2018 - spiega Jean-Luc Sylvain, presidente della Fédération - anche se la Borgogna è stata risparmiata e registra un’ottima stagione, la regione Sud-Ovest ha molto sofferto e le tonnellerie locali hanno controbilanciato la perdita dell’attività proponendo ai loro dipendenti corsi formativi, finanziati in particolare dagli organismi di formazione accreditati e dalla Regione Nouvelle-Acquitaine”.
La contrazione dell’attività sul mercato francese è stata tuttavia compensata dall’export che rappresenta, nel 2017, quasi il 68% dei volumi prodotti e oltre il 70% del fatturato. Con una crescita del 6,4% del volume, e del 7,1% del valore, i bottai francesi continuano a mostrare un grande dinamismo sui mercati esteri. Negli Stati Uniti, primo mercato dopo la Francia, si osserva una crescita dei volumi del 5,4%, con un aumento del valore del 9,3%. Segue la Spagna, con un aumento dell’8,4% del volume e del 3,3% del valore, e l’Australia, in cui un bel millesimo spiega il forte incremento del volume (+13,5%) e del valore (+17,7%). L’Italia, anch’essa colpita dalle intemperie, retrocede dalla terza alla quinta posizione, con un calo del 12,7% del volume e del 10,2% del valore.
La crescita della domanda di grandi contenitori, osservata negli scorsi due esercizi, è confermata
dall’incremento del 9,5 registrato nel 2017. “Il mercato della barrique è oggi maturo, osserva Jean-Luc Sylvain. Ormai, le variazioni da un anno all’altro sono più dovute alle condizioni climatiche che alle evoluzioni strutturali dei mercati”.

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