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STIME VENDEMMIALI

Cooperative: nelle cantine italiane un calo produttivo tra il 20% ed il 25%

Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore vitivinicolo, rivede al ribasso le stime vendemmiali, ma la qualità è tra buona e ottima

“A conti fatti, avremo quest’anno meno vino in cantina di quanto ci aspettassimo. I dati a consuntivo provenienti dalle varie zone viticole italiane ci restituiscono un calo dei quantitativi di uve vendemmiate pari al 20%-25% rispetto alla produzione nazionale media”. Così Ruenza Santandrea, coordinatrice settore vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari. “Rispetto alle previsioni vendemmiali diramate circa un mese fa - riprende Santandrea - il quadro che emerge è di una raccolta, con qualità tra buona e ottima, meno abbondante di quanto inizialmente stimato. Se le prime previsioni ufficiali avevano infatti ipotizzato una produzione pari a 46 milioni di ettolitri, con una riduzione del 16% sul 2018, il consuntivo emerso oggi, elaborato sulla base di quanto riferito dalle cantine cooperative, che producono una quota pari al 58% del vino italiano, fisserebbe la produzione 2019 su un valore ancora inferiore, naturale conseguenza dopo un’annata particolarmente generosa come quella dello scorso anno”.

Focus - Il vino cooperativo
L’Alleanza Cooperative Agroalimentari associa e rappresenta 480 cantine cooperative con 141.000 soci aderenti, per un giro d’affari di 5,2 miliardi di euro, il 40% del totale del fatturato del vino nazionale. Secondo l’ultima indagine sul settore vino dell’Area Studi Mediobanca, la crescita del fatturato delle cooperative è stata nel 2018 del 9,2%, trainata dalle vendite sul mercato interno (+13,6%). Più di un terzo del fatturato delle cantine è generato oltre confine: nel 2018 l’export delle cantine cooperative ha toccato la cifra record di 2 miliardi di euro.

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