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MERCATI INTERNAZIONALI

Cina, l’Italia, nel primo semestre 2020, perde il 27,8%, a 47,86 milioni di euro. Male le bollicine

Volumi giù del 32,5%, spumanti addirittura al -39%: ma il vino italiano è ancora il quarto più importato da Pechino
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Cina, i numeri dell’Italia

Se le importazioni enoiche erano già in frenata dal 2018 la frenata, la crisi Coronavirus non ha certo favorito la ripresa del commercio con la Cina, che, nei primi 6 mesi 2020, ha segnato un crollo verticale di ogni categoria: imbottigliato, bollicine, sfuso, bag-in-box. Dati particolarmente duri ad aprile e maggio, con una caduta del 50%, mentre a giugno il calo si ferma al 30%, lasciando presagire che il peggio sia ormai alle spalle. Non si salva nessuno, in questo primo semestre, che segna un calo del 31,9% sullo stesso periodo del 2019, con le spedizioni enoiche verso la Cina a quota 215 milioni di litri per un giro d’affari di 710 milioni di euro, e un prezzo medio di 3,3 euro al litro (+2%), come racconta l'analisi dell’Oemv - Osservatorio Spagnolo sul Mercato del Vino sui dati delle dogane cinesi.
Il calo maggiore, in volume, è quello del Cile, che perde il 51,8%, mentre l’Italia lascia sul terreno 6,27 milioni di litri, ossia il 32,5% rispetto all’export dei primi 6 mesi 2019, per un giro d’affari di 47,86 milioni di euro, in calo del 27,8%. Italia che, comunque, resta il quarto partner commerciale della Cina, dietro ad Australia (270 milioni di euro nel periodo, -20,9%), Francia (186 milioni di euro, -37,1%) e Cile (93,3 milioni di euro, -41,7%).

Unico Paese in territorio positivo è l’Argentina, che sostituisce il Cile sul segmento degli sfusi e cresce a valore del 24,8%, a 11,7 milioni di euro. Da segnalare anche il +16% a volume delle bollicine di Spagna, a fronte di un -39% di quelle italiane, che restano comunque leader, insieme a quelle francesi, entrambe in calo, a valore, del 30%. Infine, l’evoluzione degli ultimi 12 mesi (da giugno 2019 a giugno 2020), che segna un -20% sia a valore che a volume, a quota 512,3 milioni di litri e 1,73 miliardi di euro.

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