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IL CASO

A Bordeaux si produce troppo vino. E i produttori pensano a come estirpare 20.000 ettari di vigna

L’idea, riportata da “Vitisphere”, è una possibile richiesta di modifica all’uso dei fondi Ocm Vino, per sostenere economicamente l’estirpo volontario
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I vigneti di Bordeaux (ph: Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux)

Bordeaux, il mostro sacro del vino, il territorio da imitare, quello dei grandi Chateaux che fanno sognare gli appassionati ed i collezionisti del mondo, e dei vigneti a quotazioni stellari. Ma Bordeaux è anche altro. È un territorio grande, da cui nascono, mediamente, tra i 500 ed i 600 milioni di bottiglie all’anno. Che stanno diventando troppe, anche perchè, al netto dei grandi nomi, ci sono masse importanti di vino di medio basso livello, che si vendono a prezzi bassissimi. E allora, anche in vista di un ricambio generazionale complesso come in ogni territorio del mondo, e pensando ad una programmazione economica che garantisca redditività ai produttori per il futuro, in molti si interrogano sulle soluzioni possibili, che convergono soprattutto verso l’estirpazione volontaria di, più o meno, 20.000 ettari di vigna (su un totale, nella Gironda, intorno ai 110.000 ettari, secondo i numeri dell’agenzia specializzata in Mergers & Acquisitions, Bordeaux Vineyards, ndr), per ridurre la produzione di qualcosa come 1 milione di ettolitri di vino. Messaggio arrivato forte e chiaro, come riporta il magazine francese “Vitisphere”, dall’incontro che, nei giorni scorsi, ha visto oltre 150 viticoltori della Gironda incontrarsi a Le Pian-sur-Garonne, “ospiti” di Didier Cousiney, sindaco del Comune francese e produttore con Château Pontet Bel Air. Ora, sul fatto che la soluzione sia questa, per ridurre l’eccesso di produzione, molti sembrano concordare. Il nodo da sciogliere è quello di come finanziare l’estirpazione volontaria, per consentire a chi accetta di uscire dal mercato o di ridurre la sua presenza, di farlo in maniera economicamente sostenibile e dignitorsa, ed il dibattito si concentra su una modifica normativa per poter destinare parte degli aiuti europei all’estirpazione delle superfici in sovrapproduzione.
Secondo Bernard Farges, presidente del Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux, “se vogliamo estirpare diverse migliaia di ettari, abbiamo bisogno di decine di milioni di euro. Li troveremo solo nei fondi dell’Ocm vino. Non li troveremo altrove”, spiega Farges, riferendosi alla dotazione media annua, per la Francia, di 10 milioni di euro per la ristrutturazione dei vigneti, e di 10-12 milioni di euro per gli investimenti nelle cantine. E l’idea è di dirottare parte di questi fondi normalmente utilizzati da Bordeaux, per finanziare le estirpazioni, con una formula che non andrebbe a penalizzare altri territori del vino francese che, ad oggi, però, secondo “Vitisphere”, sono riluttanti a sostenere le richieste di aiuti europei da parte di Bordeaux, per paura di un travaso di fondi su una misura che, evidentemente, ad oggi in Francia non serve ad altri, quanto meno in modo massiccio, come alla Gironda.

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