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SONDAGGIO

Il vino sui social: di retailer e aziende i profili più seguiti, critici e consorzi non sfondano

Wine Opinions: due wine lovers su tre seguono le pagine delle cantine, solo 1 su 4 la critica. Instagram spopola tra gli under 40
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Il vino sui social

Il rapporto tra vino e social è strutturalmente complesso e naturalmente complicato. Ed il motivo si può intuire con una certa semplicità: è forse il settore produttivo più frammentario al mondo, con decine di migliaia di player, centinaia di migliaia di prodotti, centinaia di brand globali, decine di territori e, ovviamente, un numero imprecisato di testate, wine writer, critici ed influencer. Dalla moda alla birra, non esiste nulla di paragonabile al vino, sia da un punto di vista commerciale che di marketing. E gli effetti, appunto, si palesano bene nel rapporto tra mondo enoico e galassia dei social, al centro di una survey firmata da Wine Opinions, che ha chiesto ad un campione di wine lovers Usa - diviso sommariamente per fasce di età, sopra e sotto i 40 anni - che tipo di profili, pagine ed utenti, legati al vino, seguissero.

Al primo posto ci sono i retailers, seguiti dal 72% degli under 40 e dal 66% degli over 40, quindi i profili delle aziende, con il 69% dei follower tra gli under 40 ed il 65% tra gli over 40. Molto staccate (58% tra gli under 40 e 42% tra gli over 40) le pagine ed i profili di ristoranti e locali, e ancora più in basso i canali social delle pubblicazioni dedicate al vino, seguiti appena dal 33% degli under 40 e dal 38% degli over 40. Risultato ancora inferiore per i consorzi e le associazioni di territorio, categoria seguita appena dal 33% degli under 40 e dal 32% degli over 40. Infine, la categoria dei critici e degli editorialisti: solo un wine lovers su 4 (25%, per entrambe le fasce di età) ne segue uno.

Risultati che, se da un lato non sorprendono più di tanto, dall’altro vanno interpretati. Per prima cosa, l’appeal relativamente scarso delle pagine di territorio o consortili (ricordiamo sempre che il campione è di wine lovers americani, ndr) conferma un aspetto da non sottovalutare mai: gli investimenti in comunicazione e marketing, ma anche la loro qualità, sono appannaggio delle grandi aziende, molto più che del mondo associativo. L’altro dato su cui riflettere, è quello che riguarda critici ed editorialisti, che non deve trarre in inganno, per almeno due motivi. Si tratta spesso e volentieri di pagine personali, gestite autonomamente; e, soprattutto, si tratta di professionisti della degustazione che raramente parlano a grandi platee di consumatori, quanto semmai a nicchie di appassionati e professionisti, come dimostra, ad esempio, il dato - di gran lunga il migliore tra tutte le categorie - relativo ai follower su Twitter, il social per cui passano notizie ed opinioni.

Un ultimo aspetto che emerge dal sondaggio di Wine Opinions riguarda invece la penetrazione dei diversi social, che vede una netta predominanza di Facebook tra gli over 40 ed una chiara preferenza per Instagram tra gli under 40, con Twitter sullo sfondo, comunque più frequentato dagli over 40. Nello specifico, i retailer sono seguiti su Facebook dal 63% degli under 40 e dall’80% degli over 40, su Instagram dal 75% degli under 40 e dal 44% degli over 40 e su Twitter dal 4% degli under 40 e dal 12% degli over 40. I profili dei ristoranti sono seguiti su Facebook dal 65% degli under 40 e dall’82% degli over 40, su Instagram dall’82% degli under 40 e dal 48% degli over 40 e su Twitter dal 6% degli under 40 e dal 9% degli over 40. I critici raggiungono su Facebook il 38% degli under 40 e il 63% degli over 40, su Instagram il 79% degli under 40 e il 56% degli over 40 e su Twitter il 19% degli under 40 e il 26% degli over 40.

Le testate sono seguite su Facebook dal 49% degli under 40 e dal 76% degli over 40, su Instagram dal 77% degli under 40 e dal 45% degli over 40 e su Twitter dal 16% degli under 40 e dal 15% degli over 40. I profili aziendali sono seguiti su Facebook dal 59% degli under 40 e dall’83% degli over 40, su Instagram dal 74% degli under 40 e dal 50% degli over 40 e su Twitter dall’8% degli under 40 e dal 13% degli over 40. Infine, le associazioni di territorio e i consorzi, che sono seguiti su Facebook dal 49% degli under 40 e dal 79% degli over 40, su Instagram dal 76% degli under 40 e dal 49% degli over 40 e su Twitter dal 6% degli under 40 e dall’11% degli over 40.

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