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MERCATO MONDIALE

Vino, export a confronto: la Francia “spedisce” a 8,8 al litro, l’Italia a 3,6. Gap sempre più ampio

L’incrocio dei dati Istat e dell’Osservatorio Spagnolo del Mercato del vino. Per la Francia ne 2022 export a 12,2 miliardi di euro (+10%)
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Meloni e Macron, vertici dei Governi di Italia e Francia, e appassionati di vino

L’Italia e la Francia, ovvero le due “superpotenze” del vino mondiale. Una con le sue centinaia di denominazioni e vitigni, una con i suoi “pochi” ma grandissimi, e famosissimi, territori di produzione, da Bordeaux alla Borgogna, dalla Champagne alla Provenza, dalla Loira alla Valle del Rodano, per nominare le più importanti. Due Paesi con caratteristiche e strutture produttive diverse, ma in cui il vino rappresenta, per entrambi, un elemento culturale fondante dell’identità nazionale e dei territori, ma anche un pilastro dell’economia e dell’export agroalimentare. Ma se nel 2022 per entrambi i Paesi la crescita delle esportazioni è stata intorno al +10% in valore complessivo, guardando i numeri le cose sono assai diverse, e dicono di come la forbice del valore unitario al litro sia sempre più ampia, a vantaggio dei francesi, che nel 2022 hanno toccato un valore di 8,8 euro al litro (+ 16%), il più alto di sempre, l’Italia, nonostante una leggera crescita di questo parametro, si è fermata a 3,58 euro al litro. Meno della metà della Francia. Un parallelo che emerge mettendo a confronto i dati Istat sulle esportazioni di vino italiano nel 2022, analizzati da WineNews e quelle dell’Observatorio Español del Mercado del Vino, appena pubblicate sul consuntivo francese.
Un dato che dice ancora una volta di quanto l’Italia debba lavorare per colmare un gap che, a detta ormai di tutti gli operatori di mercato, ma anche della critica, ormai è solo “di mercato”, e non di qualità, a tutti i livelli. Con una differenza ancora più forte se si considera il fatto che tanto l’Italia, che ha esportato nel complesso 7,87 miliardi di euro di vino (+9,8%) per 21,9 milioni di ettolitri (-0,4%), che la Francia, che, in totale, ha esportato vino per 12,28 miliardi di euro, con 13,9 milioni di ettolitri (-4,5%) hanno subito le stesse dinamiche di mercato legate ad inflazione, caro energia e materie prime e così via. E se a spostare in alto il prezzo medio al litro di vino francese contribuiscono in maniera importante gli spumanti, e segnatamente lo Champagne, con le bollicine transalpine che hanno superato il record di 4,6 miliardi di euro (+18,6%) per 237 milioni di litri (+4,7%) con un valore medio di 19,6 euro al litro (+13,2%), lo stacco in valore è netto anche guardando ai soli vini fermi, che con 999,7 milioni di litri (-2,4%) per 7,3 miliardi di euro (+7,4%), escono dalla Francia con un prezzo medio di 7,3 euro al litro (+10%).
Guardando ai singoli mercati, ancora, con 2,3 miliardi di euro, gli Usa sono il primo mercato per i vini di Francia, davanti al Regno Unito con 1,5, e alla Germania con 859 milioni di euro, con un podio praticamente identico, per destinazione, a quello dei vini italiani. In top 10 tra i mercati del vino francese anche Giappone (702 milioni di euro), Belgio (693), Cina (532), Canada (520), Svizzera (513), Singapore (469), Paesi Bassi (464), Hong Kong (364) e l’Italia, con 334 milioni di euro.

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