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SCENARIO ECONOMICO

2023, sentiment positivo per i produttori di vino e cibo a denominazione del mondo

Ecco gli atout “GI Trends” 2023 by OriGIn, su un panel Do e Ig da 68 miliardi di euro di fatturato (tra cui Prosecco Doc e Chianti Classico)
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OriGIn: 2023, sentiment positivo per i produttori di vino e cibo a denominazione del mondo

Se per la maggior parte dei Consorzi di Tutela dei prodotti a denominazione geografica d’Italia e d’Europa, nel 2023, le vendite rimarranno stabili, sul 2022, tra i restanti, sono più del doppio coloro che prevedono un trend in crescita, rispetto a chi vede un peggioramento delle cose. Ma anche i costi di produzione, che sono stati un vero e proprio flagello nel 2022, sopo previsti a rialzo, a larga maggioranza, mentre una minoranza li prevede stabili, e quasi nessuno in ribasso. Un quadro in chiaro scuro, dunque, e non potrebbe essere, dopo un 2022 in cui le performance di vendita, nella maggioranza dei casi, sono migliorate su un 2021 segnato ancora dalla pandemia da Covid-19, che ha visto praticamente per tutti l’aumento dei costi di produzione, ed in buona parte anche della forza-lavoro (anche se nella maggioranza dei casi è rimasta stabile). Emerge dal sondaggio “GI Trends” 2023, presentato nell’International Trademark Association Annual Meeting, di scena in questi giorni a Singapore, e promosso da OriGIn, l’associazione che rappresenta 600 prodotti ad Indicazione e Denominazione Geografica del mondo, che ha sondato gli umori del comparto attraverso un panel di 23 grandi Denominazioni del mondo, da 13 Paesi, che mettono insieme un fatturato aggregato di 68 miliardi di euro alla produzione, e 54 miliardi di export, mezzo milione di posti di lavoro diretti, ed un “territorio” di oltre 600.000 chilometri quadrati (un’area più grande di Paesi come la Germania), di cui ben 6 italiane, tra cui denominazioni di primissimo piano del mondo del vino come il Prosecco Doc ed il Chianti Classico Docg, ma anche colossi del food come i Consorzi di Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Prosciutto di Parma, oltre al Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena, passando, guardando al resto del mondo, per Champagne, Napa Valley e Instituto dos Vinhos do Douro e do Porto dal Portogallo, ma anche dalla Federación Nacional de Cafeteros de Colombia, dalla Colombia, dall’Interprofession du Gruyère e dalla Federation of the Swiss Watch industry, dalla Svizzera, e dalla Hangzhou Xihu Longjing Tea Co dalla Cina, per fare degli esempi.
In generale, una buona metà del panel prevede che, nel complesso, lo scenario economico nel 2023 rimarà lo stesso del 2022, mentre si dividono in due gruppi identici coloro che prevedono un peggioramento, e coloro che si aspettano un miglioramento della situazione.
“Le Ig rappresentano a livello mondiale un potente strumento per lo sviluppo socio- economico delle filiere locali, offrendo anche una prospettiva in vista di un paradigma di sviluppo più sostenibile e inclusivo. I dati del panel “Gi Trends” del 2023 dimostrano l’enorme potenziale di un sistema in rapida crescita. La natura “open-source” del sistema dei prodotti Ig, che ha la potenzialità di portare il locale nei mercati globali in modo sostenibile, rappresenta una valida alternativa ai modelli commerciali protezionistici”, afferma il presidente oriGIn Riccardo Deserti, che è anche il dg del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
“La presenza del Prosecco Doc qui a Singapore accanto ai Consorzi delle Ig più importanti a livello internazionale, testimonia come le Do rappresentino un importante driver economico per i territori di produzione. Questo impatto positivo per la comunità è un aspetto che troppo spesso viene sottovalutato”, ha sottolineato Luca Giavi, dg Consorzio del Prosecco Doc, a Singapore per il Meeting.
“In un periodo di sfide economiche maggiori, caratterizzato da un’inflazione elevata e dall’aumento dei costi energetici e di produzione, il settore delle Ig dimostra ancora una volta resilienza e capacità di adattamento. La prospettiva di lungo periodo - che fa parte della natura stesse delle Ige è rafforzata dalla una governance locale - consente agli operatori economici delle filiere di trovare soluzioni pragmatiche e di trasformare le sfide in opportunità. Siamo lieti di presentare oggi a Singapore i risultati del panel 2023, davanti ad un pubblico internazionale, tra cui un numero elevato di soggetti pubblici e privati legati al mondo delle Ig in Asia, poiché i Paesi della regione hanno investito negli ultimi anni risorse importanti nell’attuazione di politiche volte al riconoscimento ed alla valorizzazione delle Ig, contribuendo in modo significativo alla diversità e alla resilienza del settore”, afferma Massimo Vittori, managing director oriGIn.

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