Il Mercato delle Gaite
A Bevagna, nella seconda metà di giugno, una delle più riuscite rievocazioni di vita medievale che coinvolge tutte le vie del centro.
Harvest in Montefalco
In tutti i comuni, a metà settembre, si tiene la festa che celebra la raccolta dell'uva a suon di musica folk nelle piazze e nelle cantine.
Settimana Enologica
Nel periodo pasquale, a Montefalco, la cornice del Chiostro di Sant'Agostino ospita la mostra campionaria dei vini montefalco con laboratori ed incontri sul vino.
Cantine Aperte
L'ultima domenica di maggio, le cantine dell'Umbria aprono le porte ai visitatori per una festa del vino ormai evento mondiale.
Frantoi Aperti
Nel primo fine settimana di dicembre, i frantoiani accolgono curiosi ed appassionati nei loro molini, per illustrare i processi produttivi e gustare l'olio extra vergine d'oliva.
Agosto Montefalchese
In Agosto, la "ringhiera dell'Umbria" vi accoglie nelle taverne in cui gustare piatti dai sapori antichi, con cortei storici in costume ed appassionanti gare fra gli antichi rioni.
Palio del fantasma
Nell'ultima settimana di luglio a Castel Ritaldi la rievocazione storica dell'arrivo di Lucrezia Borgia, con un corteo in costumi storici, una gara equestre, giochi popolari e mostre.
Arte nei Castelli
Nel mese d'agosto le suggestive piazze e i cortili dei borghi di Giano dell'Umbria, ospitano rassegne di musica classica, folclore internazionale e feste popolari, all'insegna della gastronomia e della tradizione locale.
Agosto Gualdese
Gualdo Cattaneo ospita tra agosto e settembre, concerti di musica classica, un corteo storico che rievoca gli anni della costruzione della Rocca e un'avvincente gara sportiva sulle ripide salite del borgo.
IL “MERCATO DELLE GAITE”,
L’ANIMA MEDIEVALE DI BEVAGNA
Il “Mercato delle Gaite” trae ispirazione dall’antica divisione di Bevagna in quattro gaite o guatite, cioè quartieri, cui faceva capo l’organizzazione civile e politica della città in epoca medievale. Il Mercato delle Gaite, benchè nato recentemente, ha assunto ormai una ben definita fisionomia: “puntare decisamente sulla fedeltà storica di quanto presentato al pubblico - intrattenimento o rievocazioni vere e proprie - e proporre un aspetto significativo di cultura del territorio. A questo scopo un gruppo di studiosi ha tratto dall’antichissimo statuto di Bevagna le notizie riguardanti sia l’organizzazione politica e amministrativa della città, sia la struttura economica e sociale che ne caratterizzava la vita quotidiana. Uno degli aspetti più significativi e qualificanti della manifestazione è costituito dalla riproposizione dei mestieri medievali: negli angoli più caratteristici e suggestivi del paese vengono allestite le botteghe, dove gli artigiani prestano la propria opera nel rispetto assoluto della fedeltà storica sia per quanto riguarda gli strumenti utilizzati per le tecniche di lavorazione. Per tutta la durata della festa è possibile ammirare le botteghe del ceraiolo, del cartaio, del canapaio, del fabbro e di altri solerti artigiani, che si susseguono in una coinvolgente atmosfera di suoni e gesti antichi. Momento centrale della manifestazione è la realizzazione del mercato medievale prevista nelle due giornate conclusive: avvalendosi di uno scenario naturale unico, le strade e le piazze di Bevagna offrono al visitatore immagini inconsuete che appartengono ad un’epoca ormai trascorsa, ogni Gaita allestisce il proprio mercato nel territorio posto sotto la propria giurisdizione, avendo come punto di riferimento la piazza principale del paese, che collega in maniera organica i quattro quartieri facendo così di Bevagna un unico grande mercato.Luogo di incontro e centro attivo delle Gaite sono le Taverne, ove è possibile assaporare ogni sera piatti preparati secondo ricette d’epoca; ogni Gaita, inoltre, propone un “piatto” medievale con il quale partecipa alla gara gastronomica. Con lo stesso rigore viene allestita la cena medievale animata da musici e danzatori. La piazza principale, nella sua splendida sobrietà, costituisce lo scenario più appropriato del Mercato delle Gaite, facendo da cornice alle cerimonie di apertura e chiusura, nonché alla gara del tiro con l’arco, altro momento spettacolare e ricco di tensione agonistica. Per dieci giorni all’anno Bevagna di oggi si fonde con la Bevagna medievale ed i suoi abitanti, smessi per una volta gli abiti moderni, diventano nobili e popolani, magistrati e artigiani, in una ideale continuità con i loro avi.
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