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È L’UMBRIA L’UNICA META ITALIANA TRA LE “10 BEST WINE TRAVEL DESTINATIONS” 2014 PER IL MAGAZINE USA “WINE ENTHUSIAST”, AL TOP DELL’ENOTURISMO MONDIALE. IL LEADER DEL SAGRANTINO MARCO CAPRAI: “UN’OCCASIONE DA UTILIZZARE PER CRESCERE ANCORA”

È l’Umbria, il “cuore verde d’Italia”, l’unica regione Italiana tra le “10 Best Wine Travel Destinations” 2014 del popolare magazine Usa “Wine Enthusiast”, che ha incoronato la terra del Sagrantino di Montefalco, ma anche dell’Orvieto, per citare due dei vini più importanti, dopo l’exploit della Puglia, nel 2013. Un riconoscimento che arriva grazie all’affermazione della produzione enologica umbra, ma anche alla bellezza dei paesaggi e alla ricchezza storica del territorio, come spiega Kerin O’Keefe, “italian editor” della rivista: “diversamente da altre mete dell’Italia più conosciute, le colline e le vallate dell’Umbria, coperte da oliveti e vigneti, sembrano intoccate dal tempo. A fianco alla incontaminata bellezza naturale, l’Umbria è piena di città medievali ben conservate”. Anche per merito di imprenditori e professionisti del wine & food che, negli anni, hanno dato valore e lustro al territorio: da Caprai (già “European Winery of the Year” 2012 per “Wine Enthusiast”, ndr), che ha rilanciato il Sagrantino di Montefalco e il suo territorio, sul quale poi hanno investito anche altre griffe del vino italiano come, ultima in ordine di tempo, la famiglia Lunelli (Ferrari), con la Tenuta Castelbuono, “Il Carapace” di Arnaldo Pomodoro, o come Decugnano dei Barbi, cantina di riferimento dell’Orvieto o, ancora, Lungarotti, realtà leader del Torgiano e dell’enoturismo con il suo Museo del Vino, e Castello della Sala, cantina Umbra di Antinori, dove nascono must del vino tricolore come il Cervaro della Sala. E, ancora, Gianfranco Vissani, uno degli chef italiani più conosciuti ed affermati, o Riccardo Cotarella, enologo italiano tra i più importanti nel mondo. Un premio anche “al grande lavoro che abbiamo fatto non soltanto nel settore della vitivinicoltura, ma di valorizzazione integrale dei territori e dell’Umbria come brand, capace di esprimere una inimitabile offerta di paesaggio, storia, arte, territori ed enogastronomia di eccellenza”, ha commentato l’assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini.
“È un grande cosa straordinaria, per una Regione così piccola - commenta Marco Caprai - che però parte da un percorso lontano, avviato da Giorgio Lungarotti, proseguito con il Museo del Vino di Torgiano, con le iniziative come Cantine Aperte, con la costituzione delle Strade del Vino, e con l’attenzione che da sempre, i produttori umbri, hanno avuto per questo aspetto enoturistico della loro attività. Un aspetto che, peraltro - aggiunge Caprai - coniuga poi tutto il meglio dell’Umbria, dove il turismo non è di massa, ma di piccoli numeri, di qualità, di valore aggiunto, alla ricerca della naturalità, delle cose buone, dei paesaggi, dei borghi storici, dei tesori dell’arte che ci sono in Umbria e di quei momenti di relax che la nostra Regione può offrire”.
Un riconoscimento come questo, però, deve essere visto non come punto di arrivo, ma come occasione da utilizzare al meglio per crescere ancora. “Spero che, come ha fatto la Puglia con l’assessore Dario Stefàno nel 2013 - aggiunge Caprai - l’Umbria capisca il valore di questa occasione e ne faccia uno dei propri pilastri strategici per il 2014 e gli anni a venire. In questi giorni, in Umbria, c’è una polemica speciosa sull’uso dei soldi per finanziare la fiction Don Matteo, si parla di 700.000 euro. Probabilmente, investire sul turismo del vino aiuterebbe di più l’agricoltura e li turismo. È questa l’Umbria da promuovere, quella del turismo del vino, del mangiar bene, della bellezza, dei festival culturali, delle visite alle cantine, che siano moderne o di tradizione, quel turismo del vino che raccontiamo dalla costituzione del Movimento Turismo del Vino, dal 1993, in quel percorso che aveva delineato Giorgio Lungarotti con il Museo del Vino di Torgiano e il Relais delle “Tre Vaselle”, per esempio”.

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